
Vendite al dettaglio, aumento su base annua
I saldi 2021 sono un rebus, partenze spalmate per tutto il mese
La partenza dei saldi 2021 si spalma su tutto gennaio, dal primo via ancora in zona rossa a fine mese. Secondo Confcommercio muoveranno 1 miliardo di euro in meno rispetto allo scorso anno
I saldi 2021 partono col rebus incorporato. La partenza delle vendite promozionali si spalma quest’anno su tutto il mese di gennaio, con alcune date che potrebbero ancora cambiare a livello regionale e con la grande incognita di aperture fissate anche in giorni da zona rossa.
Il risultato? Negozi ancora chiusi, pochissime persone in strada, grande incertezza e di fatto la possibilità di fare acquisti solo a partire dal 7 gennaio. Secondo Confcommercio quest’anno i saldi 2021 muoveranno 1 miliardo in meno rispetto allo scorso anno.
Saldi invernali 2021, calendario a singhiozzo
Il calendario dei saldi invernali, spiega Confcommercio, «si presenta come un vero rebus». Le vendite promozionali, da calendario, sono iniziate il 2 gennaio in Basilicata, Valle d’Aosta e Molise (ma siamo in zona rossa quindi se ne riparla quando si passa all’arancione, oggi, poi dopo il 5 e 6 gennaio che sono di nuovo rossi).
«Diciamo che sarà dal 7 gennaio, data di partenza ad esempio della Lombardia e del Piemonte, che si potranno fare gli acquisti veri e propri in saldo», spiega Confcommercio.
«Quest’anno, a causa del drammatico momento che sta attraversando il settore moda per l’emergenza Covid-19 e delle conseguenti gravi restrizioni alle attività economiche, complice anche l’impossibilità di spostamenti da una regione all’altra per motivi di shopping, le regioni hanno assunto decisioni diverse sulla data di avvio dei saldi, rispondenti a specifiche esigenze territoriali», dice Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.

Saldi 2021, partenze da inizio a fine gennaio
La partenza dei saldi 2021 è prevista il 4 gennaio in Abruzzo e Calabria, il 5 gennaio in Sardegna e Campania. Fuori dal periodo dei divieti ci sono le partenze del 7 gennaio previste per Puglia, Sicilia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. L’Umbria dovrebbe cominciare il 9 gennaio, il Lazio il 12 gennaio.
Nella seconda metà del mese partenza prevista il 16 per le Marche e la Provincia Autonoma di Bolzano (comuni non turistici). I saldi arriveranno invece a fine mese in Liguria, previsti per il 29 gennaio, e il 30 gennaio in Emilia Romagna, Toscana, e Veneto. In queste ultime regioni però come in altre, era stato possibile effettuare vendite promozionali già nei 30 giorni precedenti. Per comprare in saldo nei comuni turistici della Provincia Autonoma di Bolzano, bisognerà attendere il 13 febbraio.
Saldi invernali fra calo di spesa e concorrenza web
Sempre secondo le stime di Confcommercio, lo shopping in saldo interessa oltre 15 milioni di famiglie. La spesa media dei saldi 2021 sarà di circa 110 euro a persona ma in totale il valore dei saldi invernali sarà di 4 miliardi di euro, contro i 5 miliardi dello scorso anno.
I saldi 2021 partiranno in ordine sparso e con una grande incertezza, considerate le restrizioni nei movimenti e la chiusura dei negozi e dei centri commerciali.
A questo si aggiungerà probabilmente lo spostamento di molti acquisti sul web, accelerato durante il lockdown di primavera e diventato comportamento più abituale e più diffuso fra i consumatori – compresi quelli che prima facevano scarso ricorso all’e-commerce.
E il Codacons già parla di flop
Di flop clamoroso dei saldi, almeno nelle regioni partite subito, ha parlato a stretto giro il Codacons che stima una flessione delle vendite fino al 50%.
«Nei prossimi giorni i saldi partiranno in altre regioni italiane in concomitanza con i limiti anti-Covid imposti dal Governo, e il quadro sarà purtroppo lo stesso di oggi, con strade deserte e pochissimi consumatori che faranno acquisti, al punto che le vendite registreranno contrazioni fino al -50% rispetto allo scorso anno – ha detto il presidente Codacons Carlo Rienzi il 2 gennaio, alla prima data di avvio ufficiale con negozi chiusi o deserti – Tuttavia il fallimento definitivo dei saldi non è da attribuire unicamente al Covid: i forti cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei cittadini e la concorrenza dell’e-commerce hanno reso poco allettanti gli sconti di fine stagione, che non rappresentano più una occasione attesa dai consumatori, i quali possono acquistare tutto l’anno a prezzi scontati ricorrendo al web».

Scrive per noi

- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
Top news2023.05.23Alluvione in Emilia-Romagna, Legambiente: un evento estremo ogni tre giorni
Top news2023.05.22Mense scolastiche, Cittadinanzattiva: costano 82 euro al mese (ma non ci sono per tutti)
Top news2023.05.19Alluvione Emilia-Romagna, l’emergenza fra vittime, danni e un territorio fragile
Top news2023.05.16Carenza amoxicillina, farmacisti: problema serio che mette a rischio l’appropriatezza