famiglia con bebè

Cosa c’è nelle salviettine per bambini? E cosa cercano i consumatori in questi prodotti? Sono le due domande alla base dell’ultima ricerca di Altroconsumo, che ha testato le salviettine umidificate per bambini sia dal punto di vista dei consumatori (aspettative, valutazioni) sia dal punto di vista dei prodotti (cosa contengono e qual è la loro qualità).

«Le salviettine umidificate sono usate per donare un senso di sollievo e freschezza, ma non tutti sono a conoscenza dei possibili rischi dovuti al contatto con pelli delicate e sensibili», dice Altroconsumo, che nella sua analisi ha coinvolto 158 persone che hanno ricevuto tre confezioni a testa di marchi diversi di salviettine per bambini e le istruzioni per testarli. Altroconsumo ha completato l’indagine con una valutazione sulle etichette e gli ingredienti delle 30 marche testate.

Cosa chiedono i consumatori

I fattori maggiormente rilevanti per i consumatori nella scelta delle salviettine per bambini sono la consistenza (meglio spessa, a nido d’ape, non troppo umida), la chiusura rigida a clip (molto più pratica) e la fragranza (che deve essere fresca, ma non troppo intensa).

Tra i principali punti di attenzione, connesso anche alla profumazione, c’è la composizione degli ingredienti. Neanche a dirlo, i consumatori tendenzialmente preferiscono per le salviettine che scelgono per i figli prodotti naturali e ne cercano l’indicazione in etichetta.

In media, i prodotti testati hanno circa 13 ingredienti, ma le salviettine sono composte in massima parte da acqua a cui si aggiungo sostanze lavanti. Più le sostanze sono in fondo alla lista, più sono presenti in bassissime percentuali tanto che non consentono di caratterizzare il prodotto.

 

grafico altroconsumo su salviettine
Salviettine, test Altroconsumo 2019

 

Cosa c’è in una salviettina

Nelle salviettine utilizzate per il test Altroconsumo ha identificato ben 125 ingredienti diversi.

«E se i parabeni (considerati sospetti interferenti endocrini, da evitare assolutamente nei prodotti per bambini) non sono presenti in nessuno dei marchi coinvolti nell’indagine, ben un terzo di questi invece presenta ancora un altro conservante critico, il fenossietanolo,  sconsigliato dall’Agenzia per la sicurezza francese perché ha evidenziato un potenziale rischio per i bambini sotto i 3 anni – spiega l’associazione – Non solo, naturale non sempre e non necessariamente significa sano e sicuro. Anche gli olii essenziali o gli estratti naturali possono contenere sostanze allergenizzanti, ad esempio il limonene o linalool».

Importante è dunque saper leggere l’etichetta. Ma anche sapere che l’alternativa naturale esiste sempre: acqua e sapone.


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