Panettoni e alberi di Natale hanno prezzi ritoccati al ribasso. Per il resto i listini sono stabili rispetto allo scorso anno. Tutto questo salverà i consumi delle feste? No, secondo il Codacons, che stima un leggero calo del 2%. Anche se gli italiani non baderanno a spese per la gola, per pranzo e cenone di Natale, ai quali verranno destinati 2,8 miliardi di euro. Queste le previsioni dell’associazione in vista delle feste natalizie.

I prezzi dei prodotti tipici quest’anno sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno passato, dice il Codacons: costerà di meno mangiare il panettone e allestire in casa l’albero di Natale, vero o sintetico che sia. A seconda delle marche, infatti, per il dolce tipico del Natale si spenderà fino al 2,3% in meno rispetto al 2015. L’invasione di alberi sintetici di tutte le forme, altezze e tipologie, porta anche in questo settore risparmi (-2,9%), più contenuti per l’albero vero (-2,17%) che però sarà acquistato solo dal 35% delle famiglie. Stabili invece i listini per palline, luci e decorazioni varie.

“In linea generale – spiega il Codacons – i prezzi al dettaglio dei beni tipici del Natale non appaiono ad oggi caratterizzati da particolari rincari rispetto allo scorso anno, ma questo non basterà a salvare i consumi natalizi, che complessivamente subiranno una leggera flessione fino al -2%. Discorso a parte per gli alimentari: per il pranzo e il cenone di Natale gli italiani non baderanno a spese, e prevedono di spendere oltre 2,8 miliardi di euro”.


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