Prezzi alimentari, Altroconsumo: si riduce il risparmio che viene dalle promozioni
I prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire, dice Altroconsumo sulla base dell’analisi di un paniere di dieci prodotti base. Si riduce la percentuale di risparmio che viene dalle promozioni
I prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire. Quasi tutti i prodotti del paniere di base analizzato da Altroconsumo hanno prezzi in salita e per le stesse voci di spesa servono oggi 26 euro, il 9% in più rispetto al 2022 e il 30% in più rispetto al 2021. Uno dei dati che più colpisce dall’analisi dell’associazione è però la riduzione della percentuale di risparmio assicurata dai prodotti in promozione. Oggi questi, spiega Altriconsumo, “assicurano un risparmio solo del 23% mentre nel 2019 affidandosi alle promozioni si poteva risparmiare anche il 30”.
“A conti fatti, in quattro anni l’efficacia delle promozioni ha perso sette punti percentuali, passando dal 30% al 23% di risparmio – evidenzia l’analisi di Altroconsumo – Non va meglio con i prodotti a marchio del supermercato (le cosiddette private label): se nel 2020 costavano il 24% in meno rispetto ai marchi più noti, oggi costano solo il 15,7% in meno”.
Dieci prodotti di base, prezzi in salita
Il punto di partenza è l’analisi che l’associazione conduce periodicamente sui prezzi degli alimenti, analizzando dieci tipologie di prodotti in ipermercati supermercati e discount italiani (fonte dati IRI ultimo aggiornamento aprile 2023). Il paniere di riferimento riguarda pasta, farina, olio extravergine d’oliva, olio di semi di girasole, zucchero, caffè in polvere, latte a lunga conservazione e passata di pomodoro, con l’aggiunta di zucchine e banane.
Quanto si spende oggi per acquistare tutti questi prodotti?
“Bisogna mettere in conto in media quasi 26 euro, il 9% in più rispetto a un anno fa – spiega Altroconsumo – La differenza è ancora più marcata se si raffronta la stessa spesa con i prezzi di due anni fa: nel 2021 avremmo speso 20 euro, quindi, oggi si spende il 30% in più. Anche se raffrontato ai prezzi in piena fase pandemica, scopriamo che la nostra spesa tipo oggi costa molto di più, dal momento che ad aprile 2020 il nostro scontrino sarebbe arrivato a 20,69 euro”.
Solo olio di semi di girasole, caffè e zucchine hanno registrato una flessione nel prezzo rispetto allo scorso anno, mentre per tutti gli altri prodotti gli aumenti ci sono e in alcuni casi sono anche considerevoli. L’olio di semi di girasole è ora in flessione (meno 21%) dopo i rincari dovuti alla guerra in Ucraina e il prezzo si sta assestando su valori più contenuti ma comunque superiori al periodo pre-crisi. Risultano in calo il prezzo delle zucchine (meno 5%) e quello del caffè – più lieve a meno 1%. Invece il prezzo della passata di pomodoro torna a crescere.
“Gli aumenti su questo prodotto sono cominciati già nel periodo della pandemia da Covid-19, ma si sono intensificati poi a partire dalla scorsa estate. Ad aprile 2023 il prezzo medio della passata di pomodoro è stato di 1,59 euro al chilo, quindi è tornato ai livelli record già registrati lo scorso gennaio. Il prezzo è ben al di sopra di quello registrato ad aprile 2022, quando costava 1,31 euro al chilo: l’aumento in un anno arriva al 22%”.
Si riduce l’efficacia delle promozioni
Le promozioni, prosegue poi Altroconsumo, non assicurano lo stesso risparmio rispetto al passato.
“Nel 2019, scegliendo i prodotti scontati, si spendeva in media il 30% in meno rispetto al prezzo pieno. Nel 2020 e nel 2021 le promozioni aiutavano a risparmiare il 27%, percentuale che è scesa poi al 25% nel 2022. Dall’andamento dei primi mesi del 2023 è evidente come il risparmio sia calato ulteriormente: oggi i prodotti in promozione assicurano un risparmio solo del 23%”.
I margini di risparmio si riducono anche nei discount. “Nel 2019 e nel 2020 la passata di pomodoro acquistata nei discount costava il 30% in meno rispetto agli ipermercati e ai supermercati. Questa differenza si è poi ridotta progressivamente, passando al 24% nel 2021, al 22% nel 2022 e al 23% durante i primi mesi del 2023”.