
Netflix, Altroconsumo segnala all'Antitrust: poca trasparenza sull'offerta commerciale (Foto di Tumisu da Pixabay)
Netflix, Altroconsumo segnala all’Antitrust: poca trasparenza sull’offerta commerciale
Secondo Altroconsumo ed Euroconsumers l’impostazione della pagina di sottoscrizione di Netflix non facilita la selezione del piano tariffario senza pubblicità più economico
Altroconsumo ed Euroconsumers chiedono l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per “accertare la pratica commerciale scorretta di Netflix per poca trasparenza sull’offerta commerciale dei piani tariffari”.
Attualmente – si legge in una nota di Altroconsumo – tra i pacchetti della piattaforma digitale che non prevedono la pubblicità, l’abbonamento Basic risulta essere quello più economico, con una tariffa di 7,99 euro al mese. Secondo le Organizzazioni di consumatori, però, l’impostazione della pagina di sottoscrizione di Netflix non ne facilita la selezione.
“Il sito infatti – segnalano le organizzazioni – lascerebbe intendere che se gli utenti vogliono evitare la presenza di contenuti pubblicitari debbano sottoscrivere un abbonamento Standard da 12,99 euro al mese. Questa omissione informativa è pertanto idonea a spingere i consumatori interessati a un abbonamento senza contenuti pubblicitari, a sottoscrivere un’offerta più costosa di quella a cui accederebbero se fossero messi nelle condizioni di conoscere subito tutti i differenti piani tariffari“.
Per questo motivo Altroconsumo ed Euroconsumers hanno segnalato questa pratica commerciale di Netflix all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, chiedendo di valutarne i possibili profili di scorrettezza.
Netflix, Consumatori: il piano più conveniente è nascosto
L’iscrizione alla piattaforma – spiegano le organizzazioni – può essere fatta tramite un’apposita pagina sul sito dell’azienda dove vengono presentati i diversi piani tariffari a confronto: le opzioni visibili per il consumatore sono tre: Standard with ads al costo di 5,49 euro al mese; Standard, al costo di 12,99 euro al mese; Premium al costo di 17,99 euro al mese.

“Il linguaggio utilizzato (“Scegli il piano più adatto a te”) e il modo in cui le opzioni sono presentate – sottolineano – rendono inequivocabile che l’accesso ai servizi offerti da Netflix passi attraverso la sottoscrizione di uno dei tre piani tariffari di cui sopra e che, qualora il consumatore voglia evitare la presenza di pubblicità, l’alternativa più economica sia rappresentata dall’abbonamento Standard a 12,99 euro al mese (più del doppio rispetto all’opzione con la pubblicità). Tuttavia, facendo scorrere la pagina della sottoscrizione verso il basso e cliccando su un piccolo bottone in grigio, con la dicitura “Vedi tutti i piani” si apre un’altra schermata che mostra un altro piano tariffario: il Basic, che non prevede pubblicità e che costa 7,99 euro al mese (cioè 5 euro in meno rispetto al pacchetto Standard)”.
“Inoltre – proseguono – l’uso del plurale (“piani”) lascerebbe intendere la presenza di numerosi ulteriori piani di abbonamento e, invece, cliccando sul bottone, il consumatore si trova davanti a una schermata che mostra un unico piano di abbonamento in più rispetto all’inizio”.
“Un’omissione informativa – per le organizzazioni dei consumatori – idonea a spingere i consumatori, che sono interessati a un abbonamento senza contenuti pubblicitari, a sottoscrivere un’offerta più costosa di quella a cui accederebbero se fossero fornite loro tutte le informazioni del caso”.
“Riteniamo che la piena trasparenza tariffaria sia un elemento fondamentale per evitare che il consumatore paghi di più per non essere stato messo nelle condizioni di conoscere subito tutti i differenti piani tariffari. La progettazione di un’interfaccia di un sito non deve essere idonea a falsare le decisioni di natura commerciale dei consumatori, attraverso l’utilizzo, ad esempio di dark pattern“, dichiarano Altroconsumo ed Euroconsumers.
“La condotta in esame – concludono – può essere idonea a indurre in errore il consumatore medio circa le diverse opzioni di abbonamento esistenti, in tal modo incidendo in maniera significativa sulla sua libertà di scelta. Per queste ragioni, Euroconsumers e Altroconsumo chiedono all’AGCM di intervenire per verificare la condotta dell’azienda”.

Scrive per noi

- Helpconsumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d’informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull’associazionismo organizzato che li tutela.
Inquinamento2023.09.26Microplastiche nei laghi, Bracciano e Trasimeno: trovate nel 98% dei campioni
Assicurazioni2023.09.26Caso Eurovita, oggi l’incontro fra Ivass e Consumatori: le ultime novità
Ambiente2023.09.26Sostenibilità energetica e buone pratiche, Cittadinanzattiva lancia “Energie di Comunità”
Consumi2023.09.26Caro-scuola, Skuola.net: per il corredo scolastico budget ridotto per 1 studente su 2