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Sconti invernali, i consigli di idealo

Saldi invernali in partenza oggi in 4 regioni italiane (Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta) e il prossimo 4 gennaio toccherà a tutto il resto della Penisola. Le previsioni danno un budget medio di spesa di 168 euro a persona, con i negozi fisici preferiti da 8 consumatori su 10 e percentuali di sconto in salita rispetto allo scorso anno.

 

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Saldi al via, le analisi e i consigli delle associazioni dei consumatori

Saldi, l’analisi di UNC

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni dell’Istat, l’Abbigliamento registrerà un abbassamento dei prezzi del 21,8%, in netto aumento sia rispetto ai precedenti saldi invernali, quando lo sconto si era attestato al 21,4% che nel confronto con lo scorso luglio, quando era al 21,1%.

Le Calzature segneranno un ribasso del 20,9%, 1,2 punti percentuali di differenza rispetto alle vendite di fine stagione della scorsa estate (19,7%).

Nel complesso, per Abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 21,6%, in rialzo rispetto al 2019 (21,2% a gennaio, 20,9% a luglio).

Nel dettaglio, il record della convenienza spetta agli Indumenti, che con un -24% registrano l’abbassamento dei prezzi maggiore, mentre il ribasso minore, come sempre, spetta agli Accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una flessione dei prezzi del 14%, unica voce stabile rispetto a luglio 2019.

“Le previsioni negative sulle vendite stanno inducendo i commercianti ad alzare gli sconti praticati. Un risvolto, quindi, positivo per i consumatori a caccia di offerte vantaggiose”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“I dati Istat, comunque, attestano che i ribassi solitamente reclamizzati in vetrina, 70% e 50%, sono ben lontani da quelli effettivi. Insomma, la vecchia abitudine di far magicamente lievitare la percentuale di sconto, gonfiando il prezzo vecchio, è molto diffusa”.

Per il Codacons, saldi saranno un flop

Per il Codacons, i saldi saranno un flop dal momento che, sostiene l’associazione, milioni di italiani hanno già comprato a prezzi scontati durante i giorni del Black Friday di fine novembre.

Inoltre la partenza degli sconti così ravvicinata alle feste natalizie e di fine anno impedisce alle famiglie di spendere, perché i portafogli dei consumatori sono stati già svuotati dalle festività.

L’inganno è dietro l’angolo

Il periodo degli sconti tanto attesi dai consumatori è anche quello in cui occorre fare più attenzione per non incorrere in veri e propri inganni. Meglio quindi fare un piccolo giro di ricognizione nei giorni che precedono l’inizio degli sconti e prendere nota dei prezzi di partenza dei prodotti che si intende acquistare. Si potrà così verificare lo sconto reale e, alla partenza delle vendite di fine stagione, andare a colpo sicuro a prendere quello che piace, evitando inutili code.

Anche Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia, avverte sul rischio di restare ingannati dai saldi.

“Spesso purtroppo le promozioni si rivelano poco vantaggiose o addirittura delle vere e proprie truffe commerciali. Nel caso dei capi di abbigliamento per esempio, non di rado capita di trovarsi davanti ad avanzi di magazzino, e capi invenduti dell’anno precedente, dunque fuori moda o di bassa qualità”.

“Una particolare attenzione – conclude Premuti –  deve essere posta per gli acquisti online, infatti si moltiplicano i casi di siti che apparentemente sembrano essere di brand noti per poi rivelarsi dei fake. Purtroppo, una volta caduti in queste trappole riottenere il denaro è quasi sempre impossibile. I consumatori internauti devono pertanto verificare sempre di essere sul sito originale del venditore, controllando dati come: i contatti, la presenza della partita IVA, l’iscrizione alla camera di commercio”.

 

Saldi
Saldi, i consigli delle associazioni

Il decalogo di consigli per i saldi invernali 2020

La raccomandazione più importante sui saldi è quella di verificare, prima della loro partenza ufficiale, il prezzo del prodotto che si intende acquistare, anche fotografandolo con il cellulare, per avere una prova certa del prezzo originario. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dell’acquisto ed evitare le “furbate” di qualche commerciante scorretto.


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  1. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente.
  2. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%.
  3. I saldi possono non interessare necessariamente tutta la merce del negozio. Quella a saldo, però, deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.
  4. Attenzione alla presenza delle etichette: quella di origine permette di risalire al produttore, quella di contenuto garantisce la composizione del prodotto, quella di manutenzione informa sulle modalità di lavaggio per evitare rischi.
  5. Occhio al cartellino del prezzo! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.
  6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare.
  7. Da giugno 2014 i commercianti hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat tramite POS per cifre superiori a 30 euro.
  8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.
  9. Per gli acquisti online è consigliabile acquistare presso siti conosciuti e prestare molta attenzione alle condizioni di vendita: condizioni di pagamento, modalità e costo di spedizione, modalità e costo del reso.
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