Bonus Natale, le novità sui codici tributo per i datori di lavoro
Il bonus Natale sarà oggetto di erogazione da parte dei datori di lavoro come sostituti d’imposta. L’erogazione di tale contributo avverrà insieme alla tredicesima mensilità
Novità importante che arriva dall’Agenzia delle Entrate e che può chiaramente interessare tutti coloro che hanno un’attività. Infatti, è arrivato finalmente l’ok per i codici tributo, che offriranno la possibilità ai datori di lavoro di provvedere al recupero del bonus Natale, caratterizzato da un importo pari a 100 euro, che sarà oggetto di apposita anticipazione all’interno della busta paga dei vari dipendenti.
La comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate è avvenuta tramite la risoluzione n. 54/E. Ad ogni modo, per chi non ha grande dimestichezza ed esperienza con questa parte amministrativa e burocratica, il consiglio migliore è quello di affidarsi a uno studio legale tributarista, dotato di una certa esperienza in materia.
Il ruolo dei datori di lavoro con il bonus Natale
Come è stato già ampiamente detto, il bonus Natale sarà oggetto di erogazione da parte dei datori di lavoro come sostituti d’imposta. L’erogazione di tale contributo avverrà insieme alla tredicesima mensilità, ma solo per tutti quei lavoratori che avranno presentato apposita richiesta in tal senso.
I datori di lavoro che provvederanno a tale erogazione, potranno poi recuperare le somme che sono state spese in tal modo a livello di credito di imposta. Quest’ultimo potrà essere adeguatamente sfruttato in maniera compensativa dal giorno subito dopo quello in cui è stato erogato il bonus in busta paga.
Quali sono i codici tributi per i datori di lavoro
Diamo ora uno sguardo a quali sono e come devono essere impiegati i codici tributo da parte dei sostituti d’imposta. In riferimento al modello F24, il codice da usare sarà il “1703”, che è denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti – articolo 2-bis del d.l. 9 agosto 2024 n. 113”. Per quanto riguarda il modello F24 Enti Pubblici (EP), il codice tributo è il “174E” e si trova sotto la denominazione “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti – articolo 2-bis del d.l. 9 agosto 2024 n. 113”.
Nel momento in cui si provvede all’inserimento dei vari dati nel modello F24, il codice tributo si trova nella sezione denominata “Erario”, vicino all’importo che è stato inserito nella colonna denominata “importi a credito compensati”. Nel caso in cui, invece, il datore di lavoro dovesse provvedere a riversare il credito, dovrà indicarlo nella colonna “importi a debito versati”.
Spostando l’attenzione verso il modello F24 EP, invece, durante la fase di compilazione, il codice tributo dovrà essere inserito nella sezione “Erario”, come valore F, con la stessa attenzione di indicazione corretta in riferimento agli importi a credito compensati o degli importi a debito versati. Proprio nel campo denominato “riferimento B” si deve inserire l’anno in cui è avvenuta l’erogazione del bonus.
Stando alle indicazioni che sono state riportate all’interno della circolare n. 19/E 2024 che riguarda il bonus Natale, il datore di lavoro dovrà provvedere prima di tutto a conservare la richiesta di bonus. Si tratta, nello specifico, del documento di attestazione che è stato presentato dal lavoratore, in cui viene indicata la sussistenza dei requisiti che si riferiscono all’ottenimento del bonus Natale. In questo modo, chiaramente, si va ad agevolare il lavoro di verifica che potrebbe essere svolto dall’Agenzia delle Entrate.
Adesso che si è deciso di garantire il bonus Natale, che ha un importo pari a 100 euro, anche per tutti coloro che non hanno un coniuge a carico, è chiaro che potrebbe aumentare e di molto il numero di domande che verranno presentate ai datori di lavoro. In ogni caso, il lavoratore che ha terminato di lavorare durante quest’anno, potrà in ogni caso godere di tale contributo, ma in maniera diretta all’interno della dichiarazione dei redditi che si riferisce all’anno di imposta 2024, a patto che ci sia la sussistenza degli altri requisiti che sono previsti dalla normativa di riferimento.