
Rischio povertà, Consumatori: dati inaccettabili, destinati a peggiorare (foto Pixabay)
Rischio povertà, Consumatori: dati inaccettabili, destinati a peggiorare
Secondo l’Istat, nel 2022 il 24,4% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale. Una situazione inaccettabile per UNC e Codacons, destinata a peggiorare a causa dell’inflazione
“Avere un quarto della popolazione a rischio povertà è inaccettabile“, così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che commenta i dati diffusi oggi dall’Istat. Secondo le stime, nel 2022, il 24,4% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale.
“Anche se le misure emergenziali di sostegno al reddito introdotte durante il periodo di pandemia e il reddito di cittadinanza sono certo serviti a contrastare la povertà, ridurre le disuguaglianze e sostenere i redditi – prosegue Dona – la situazione resta comunque vergognosa, non degna di un Paese civile”.
“Il pericolo è che, con il permanere dell’inflazione, la condizione di chi è in difficoltà possa ulteriormente peggiorare. Urge una politica dei redditi che, invece di promettere la riduzione delle tasse per tutti, si concentri su come aiutare in primo luogo questo 25% di italiani”, conclude Dona.
Rischio povertà, Codacons: incognita bollette nei mesi invernali
Analogo il parere del Codacons. “Se non sarà affrontata in modo efficace l’emergenza prezzi in Italia, i dati sulla povertà delle famiglie subiranno un inevitabile peggioramento nel corso del 2023, a danno soprattutto delle fasce meno abbienti e di chi risiede nel Mezzogiorno”, afferma il presidente Carlo Rienzi.
“Il quadro economico attuale caratterizzato da una inflazione ancora altissima e prezzi alle stelle in settori primari come gli alimentari, rischia di aggravare la situazione economica delle famiglie, specie quelle numerose o meno abbienti – spiega Rienzi – I listini al dettaglio in forte crescita in numerosi comparti hanno effetti devastanti sui redditi dei cittadini, che per sostenere i consumi devono ricorrere al risparmio o indebitarsi. Su tale situazione pesa poi l’incognita bollette, con i prezzi dell’energia che nei mesi invernali potrebbero impennarsi”.
Coldiretti: oltre 3,1 milioni di persone hanno chiesto aiuti alimentari
Sono oltre 3,1 milioni le persone che hanno chiesto aiuto per poter mangiare: è quanto stima la Coldiretti su dati su dati del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead), in riferimento al report dell’Istat sulle “Condizioni di vita e reddito delle famiglie nel 2022”.
“Più di 1 su 5 (23%) è un migrante – evidenzia la Coldiretti – . Inoltre, vi sono più di 90mila persone senza dimora, che vivono per strada, in rifugi di emergenza, in tenda o in macchina. La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari”.

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