Servizi digitali, la Commissione UE inaugura il Centro europeo per la trasparenza algoritmica

Servizi digitali, la Commissione UE inaugura il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (foto Pixabay)

Servizi digitali, la Commissione UE inaugura il Centro europeo per la trasparenza algoritmica

L’ECAT fornirà alla Commissione competenze tecniche e scientifiche interne per garantire che i sistemi algoritmici utilizzati dalle piattaforme online e dai motori di ricerca di dimensioni molto grandi rispettino i requisiti previsti dal regolamento sui servizi digitali

La Commissione Europea inaugura domani il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (ECAT), che fornirà alla Commissione competenze tecniche e scientifiche interne per garantire che i sistemi algoritmici utilizzati dalle piattaforme online e dai motori di ricerca di dimensioni molto grandi rispettino i requisiti in materia di gestione e attenuazione dei rischi e di trasparenza, previsti dal Regolamento sui servizi digitali entrato in vigore a novembre 2022.

Servizi digitali, il ruolo dell’ECAT

Il regolamento sui servizi digitali prevede, infatti, requisiti in materia di gestione dei rischi per le imprese designate dalla Commissione europea come piattaforme online di dimensioni molto grandi e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi. Tali piattaforme dovranno individuare, analizzare e attenuare un’ampia gamma di rischi sistemici, dal modo in cui i contenuti illegali e la disinformazione possono essere amplificati mediante i loro servizi, fino all’impatto sulla libertà di espressione o sulla libertà dei media.

Analogamente, dovranno essere valutati e attenuati i rischi specifici relativi alla violenza di genere online e alla protezione dei minori online e della loro salute mentale. I piani di attenuazione dei rischi delle piattaforme e dei motori di ricerca designati saranno oggetto di un audit e di una vigilanza indipendenti da parte della Commissione europea.

L’ECAT, come detto, fornirà alla Commissione competenze tecniche e scientifiche interne per garantire che i sistemi algoritmici rispettino i criteri stabiliti dal regolamento sui servizi digitali. Si tratta in particolare di effettuare analisi tecniche e valutazioni degli algoritmi.

“Una squadra interdisciplinare composta da esperti di dati, intelligenza artificiale, scienze sociali e diritto combineranno le rispettive competenze per valutare il funzionamento degli algoritmi e proporre le migliori pratiche per attenuarne l’impatto – spiega la Commissione. – Questo sarà fondamentale per garantire un’analisi approfondita delle relazioni di trasparenza e dell’autovalutazione dei rischi presentate dalle imprese designate, e per effettuare ispezioni dei loro sistemi ogniqualvolta la Commissione lo richieda”.

Il Regolamento a tutela dei consumatori

La Commissione UE ricorda, inoltre, che “il regolamento sui servizi digitali, che si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in collegamento con beni, servizi o contenuti, stabilisce nuovi obblighi globali per le piattaforme online relativi alla riduzione dei danni e al contrasto dei rischi online, introduce forti tutele per i diritti degli utenti online e colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità.

Concepite come un insieme unico e uniforme di norme per l’UE, tali norme garantiranno agli utenti nuove tutele e alle imprese la certezza del diritto in tutto il mercato unico“.


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