
Sharing mobility in Italia, un settore in crescita. Il Rapporto nazionale (Foto di Stefano Ferrario da Pixabay)
Sharing mobility in Italia, un settore in crescita. Il Rapporto nazionale
Secondo il Rapporto nazionale sulla sharing mobility, il numero di viaggi registrati utilizzando servizi di bikesharing, scootersharing e monopattino-sharing nel 2022 ha superato i 43 milioni
In Italia la sharing mobility è un settore in espansione. nel 2022 il numero di noleggi totali nel vehiclesharing è cresciuto del 41% rispetto al 2021, per un totale di circa 49 milioni di viaggi, dato che supera abbondantemente quello prepandemia (2019) del 77%. In aumento anche il numero di servizi attivi nelle città italiane, passati dai 190 del 2021 ai 211 del 2022, ed il numero di mezzi a disposizione degli utenti è salito da 89 mila a 113 mila. Inoltre, il 95% della flotta in sharing è a zero emissioni.
Sono alcuni dei dati che emergono dal settimo Rapporto nazionale sulla sharing mobility, presentato ieri a Roma in occasione della Conferenza “LESSCARS: decarbonization of urban mobility” organizzata dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presso la sede di Cassa Depositi e Prestiti.
I numeri della sharing mobility in Italia
Secondo l’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility, un segnale positivo arriva dal numero di Comuni italiani capoluoghi di provincia al cui interno è attivo un servizio di vehiclesharing: sono 67. Resta, però, ancora un’ampia distanza tra nord e resto d’Italia sul livello di copertura delle città capoluogo con servizi di sharing: 77% dei comuni nel settentrione, 50% al centro e 48% al sud e sulle isole, che però in 3 anni hanno recuperato 15 punti percentuali.
Milano si conferma la capitale della sharing mobility italiana, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta di servizi, con 14,8 milioni di noleggi complessivi e 30.700 veicoli a disposizione degli utenti, subito seguita da Roma rispettivamente con 12 milioni di noleggi e 29.300 mezzi della flotta in sharing.
Per quanto riguarda la “micromobilità” a zero emissioni, il numero di viaggi registrati utilizzando servizi di bikesharing, scootersharing e monopattino-sharing nel 2022 ha superato i 43 milioni. Tutti in crescita i dati dei noleggi dei singoli servizi rispetto al 2021, che vanno dal +108% del bikesharing free-floating, + 42% dello scootersharing elettrico, +39% per i monopattini in sharing al +24% per il bike sharing station based.
Un dato negativo, però, è la riduzione dell’offerta di servizi di scootersharing verificatasi a cavallo del 2023, che in Italia ha portato all’abbandono del mercato da parte di alcuni importanti player internazionali, la conseguente diminuzione del 45% nel numero di veicoli e la chiusura di 12 servizi su 22.
Micromobilità in sharing, l’analisi sull’incidentalità
Nell’attuale edizione del Rapporto torna anche l’analisi sull’incidentalità nella micromobilità in sharing, basata sui dati forniti annualmente dagli operatori. Rispetto al 2021, si osserva un calo generale degli incidenti ogni 100 mila noleggi: -56% per i monopattini (1,56 incidenti ogni 100.000 noleggi), -52% per gli scooter (3,76 incidenti ogni 100.000 noleggi), -22% per le biciclette (1,76 incidenti ogni 100.000 noleggi).
Esaminando il rapporto tra incidenti e percorrenze chilometriche, invece, gli scooter presentano un aumento con 2,24 incidenti ogni 100.000 km (+30% rispetto al 2021), mentre monopattini e biciclette registrano cali significativi con 0,58 e 0,65 incidenti ogni 100.000 km, corrispondenti a un calo rispettivamente del -61% e del -40% rispetto al 2021.
