Commissione UE: come proteggere il patrimonio culturale dai cambiamenti climatici
La Commissione UE ha pubblicato una relazione con le 10 raccomandazioni degli esperti volte a rafforzare la tutela del patrimonio culturale dai rischi legati ai cambiamenti climatici
Tutte le forme di patrimonio culturale sono minacciate direttamente e indirettamente dai cambiamenti climatici: forti precipitazioni, lunghe ondate di calore, siccità, forti venti e innalzamento del livello del mare, che si prevede aumenteranno in futuro. Questo l’allarme lanciato da un gruppo di esperti provenienti da 25 Stati membri dell’UE e da Svizzera, Norvegia e Islanda, che ha studiato l’impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale e che ha raccolto esempi di buone pratiche per proteggerlo e salvaguardarlo.
Oggi la Commissione UE – in concomitanza con le Giornate europee del patrimonio 2022, che quest’anno vertono sul tema della sostenibilità e che in Italia ricorrono nei giorni 24 e 25 settembre – ha pubblicato una relazione con le 10 raccomandazioni degli esperti per i responsabili politici, volte a rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici.
Proteggere il patrimonio culturale, le raccomandazioni degli esperti
Nella relazione pubblicata dalla Commissione UE, gli esperti raccomandano, in primo luogo, di adottare azioni per integrare pienamente le questioni relative alla cultura e al patrimonio culturale nella definizione delle politiche in materia di sostenibilità ambientale e di clima a tutti i livelli (locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale).
Suggeriscono, inoltre, di realizzare una mappa europea di valutazione del rischio legato ai cambiamenti climatici, che, aggiornata regolarmente, fornirebbe informazioni preziose sul patrimonio in pericolo. E raccomandano di svolgere maggiori ricerche per individuare e comprendere meglio le minacce più gravi e i loro potenziali effetti, nonché quali costi comporta rendere il patrimonio culturale resiliente ai cambiamenti climatici.
“Il patrimonio culturale – sottolineano gli esperti – può essere una fonte inestimabile di conoscenza e di ispirazione per i responsabili politici, i gestori del patrimonio e la società nel suo complesso”.
Gli esperti hanno raccolto, quindi, 83 esempi di buone pratiche provenienti da 26 Paesi, che illustrano sia l’impatto dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale sia il potenziale delle soluzioni fornite dal patrimonio culturale nell’ambito dei cambiamenti climatici.
Prendendo come esempio il patrimonio architettonico, la relazione precisa che esso funge da repertorio delle conoscenze e delle tecniche artigianali tradizionali, spesso nate a seguito della scarsità di energia e risorse. Una percentuale molto alta del patrimonio architettonico, infatti, utilizza materiali da costruzione rispettosi del clima, tradizionalmente di provenienza e fabbricazione locale, che non danno luogo a costi di trasporto ed emissioni di CO2 elevati.