Pendolaria, campagna di Legambiente: intervista a R. Muroni
Città prigioniere dello smog, traffico infernale, ore al giorno perse negli ingorghi. Vivere nei centri urbani è snervante e arrivarci in treno è ancora peggio: sono circa un milione e seicentomila i pendolari che ogni mattina per raggiungere il lavoro o la scuola si avventurano tra i ritardi cronici delle ferrovie locali italiane, scarsa informazione, carrozze sporche e fatiscenti. Il potenziamento dei treni locali una priorità per il nostro Paese, per garantire ai cittadini il diritto di muoversi. Help Consumatori ha intervistato Rossella Muroni, responsabile della Campagna Pendolaria di Legambiente, a cui aderisce anche il Movimento Difesa del Cittadino.
D. Come nasce la campagna Pendolaria e quali obiettivi si prefigge?
R. Pendolaria nasce dall’esigenza di creare un forte consenso e coinvolgimento popolare intorno alle questioni della mobilità. I nostri grandi e piccoli centri urbani sono al collasso: il traffico peggiora ogni inverno, siamo quotidianamente costretti a inalare sostanze inquinanti che superano i valori stabiliti dalla legge e la qualità della vita certo non ne trae vantaggio. E’ il momento di cambiare rotta. Il treno è l’unica alternativa sostenibile per il trasporto di merci e cittadini: inquina meno, consuma meno energia, è meno impattante per il territorio. I pendolari scegliendo il treno per i loro spostamenti quotidiani consapevolmente o no rendono un grande servizio a tutta la collettività. Una scelta che va incoraggiata ed appoggiata. Vogliamo che il governo abbia tra le sue priorità garantire a tutti i cittadini il diritto a spostarsi in treni sicuri, puntuali, puliti, come negli standard europei. Pensiamo che a questo scopo sia necessario il potenziamento delle linee di trasporto ferroviarie regionali e locali.
D. Dal 20 al 25 novembre tre appuntamenti finalizzati a garantire a tutti i cittadini un effettivo diritto alla mobilità, un servizio ferroviario moderno e sicuro. Quali le tappe e le specifiche azioni della campagna?
R. Innanzi tutto partiamo con una serie di monitoraggi nelle principali stazioni italiane, 15, 16 e 17 novembre, per verificare non solo i ritardi ma anche i disservizi a bordo dei treni e nelle stazioni: sicurezza, servizi igienici, affollamento delle carrozze e quant’altro rende complicato raggiungere ogni mattina le scuole, le università, i posti di lavoro. Il 20 novembre proseguiamo con un’iniziativa dal sapore goliardico, ma che non toglie niente alla serietà della questione: il Trofeo Caronte, ovvero i percorsi infernali per arrivare in città. Una gara tra rappresentanti di pendolari di Milano, Roma e Torino per vedere, a parità di chilometri percorsi, chi arriva primo e in che condizioni in città. Contemporaneamente i volontari di Legambiente faranno gli stessi tragitti in automobile e sarà proprio una bella gara…raggiungere le città in automobile è ancora peggio! Stiamo preparando poi un dossier sul trasporto ferroviario regionale che presenteremo il 21 novembre alla stampa. Concludiamo il 25 con l’Assemblea Nazionale dei Pendolari: un confronto aperto tra comitati e associazioni di pendolari, ferrovie, istituzioni.
D. Cosa chiedono i pendolari?
R. Treni puntuali, sicuri, puliti, dove è possibile salire, magari sedersi…servizi igienici praticabili…insomma chiedono di migliorare l’offerta che ora lascia a desiderare. Abbiamo dedicato sul sito di legambiente, www.legambiente.com , una pagina dove è possibile firmare una petizione per una mobilità equa e sostenibile. Da quando abbiamo avviato questa operazione le firme fioccano e anche le segnalazioni.
D. La sottoscrizione di una petizione permette ai cittadini di poter segnalare i disservizi del trasporto ferroviario, a livello politico quale la strada che intendete percorrere?
R. L’ambizione che abbiamo è mettere tutti intorno a un tavolo: responsabili delle ferrovie, del trasporto regionale e locale, comitati dei pendolari e ridisegnare insieme un trasporto ferroviario a misura di tutti i cittadini.
a cura di Norma Zito