SALUTE. Procreazione assistita, Martini: “Sentenza Consulta non tocca principi fondamentali”
Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi alcuni punti della Legge 40 sulla fecondazione assistita, il Sottosegretario Martini spiega: "Non contesto affatto la sentenza della Consulta, che non tocca l’impianto e i principi fondamentali della legge 40. Il testo con le modifiche apportate dalla Corte è molto chiaro a riguardo: si mantiene il divieto di crioconservazione e di soppressione degli embrioni, il divieto di selezione a scopo eugenetico e la raccomandazione di produrre solo il numero "strettamente necessario" di embrioni".
Circa le nuove linee guida evocate da più parti, il Sottosegretario specifica: "nuove linee guida della legge sarebbero state comunque già necessarie, in seguito alla direttiva europea recepita dal decreto 191 del 2007, con cui i Centri di PMA sono equiparati a banche di cellule e tessuti, e con il quale si stabiliscono criteri standard di sicurezza, qualità e tracciabilità".
Il ministero, dunque, avrebbe già dovuto aggiornare le linee guida in ragione delle nuove normative, ma ha ritenuto più corretto aspettare la sentenza della Consulta per farlo. Il Ministero ha già richiesto al Garante dei Dati Personali l’istituzione di un tavolo di lavoro per adeguare la raccolta dati alle nuove normative europee.