SOCIETA’. “Che noia leggere!”. Lo pensa il 30% degli italiani
Nel 2006 il 60,5% della popolazione di 6 anni e più (pari a 33 milioni e 351mila persone) ha letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. Le donne leggono più degli uomini: le lettrici sono infatti il 65% rispetto al 55,8% dei lettori. La quota di lettori è superiore al 70% dagli 11 ai 24 anni, con un picco tra i 15-17enni (76,3%), e decresce all’aumentare dell’età. Sono alcuni dei dati rilevati dall’Istat su "I cittadini e il tempo libero", un’indagine realizzata a maggio 2006.
A leggere di più sono laureati, dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e impiegati. Si va, infatti, da un massimo del 91% tra i laureati ad un minimo del 40,1% tra chi possiede una licenza elementare o non ha nessun titolo di studio.
Si legge di più nel Nord-ovest (67,5%) e nel Nord-est (66,9%), mentre nel Sud e nelle Isole la percentuale di lettori è di circa il 50%. In posizione intermedia si colloca, invece, l’Italia centrale
(62,3%). Se si prendono in considerazione le regioni e le province autonome, al primo posto si colloca Trento (73,9%), seguita da Bolzano (73,2%), dalla Valle d’Aosta (69,5%), dal Friuli-Venezia Giulia (69,0%) e dalla Lombardia (68,7%); agli ultimi posti si collocano Basilicata (50,2%), Calabria (49,6%) e Sicilia (48,3%)
Coloro che non leggono, sono venti milioni e 300mila persone (il 37% della popolazione di 6 anni e più), lo fanno per noia (29,8%); seguono la mancanza di tempo libero (25,2%), il preferire altri svaghi (19,6%), i problemi di vista, i motivi di salute, l’età anziana (14,5%), il preferire altre forme di comunicazione (11,6%), la troppa stanchezza dopo aver lavorato, studiato o svolto le faccende di casa (10,1%).
I romanzi sono i libri più letti nel tempo libero (con rispettivamente il 51,4% e il 42,6% di lettori), seguiti dai libri per la casa (27,2%), dai gialli, noir (27,1%), dalle guide turistiche (26,7%), dai libri umoristici (24%) e dai libri di scienze sociali o umane (23,7%).
Non esiste un modo prevalente nell’acquisizione del libro da leggere; il più diffuso è prenderlo in casa (18,4%). Seguono a brevissima distanza coloro che hanno acquistato l’ultimo libro letto in una libreria al di fuori dei centri commerciali (17,4%), quelli che lo hanno ricevuto in regalo (16,3%), che lo hanno avuto in prestito da un amico o da un parente (12,7%), che lo hanno acquistato all’interno di un centro commerciale (11,8%).
I libri acquistati con periodici o quotidiani e i libri supereconomici riscuotono particolare interesse tra i lettori nel tempo libero (rispettivamente il 40% e il 34,1% dei lettori). Nella lettura di libri allegati ai periodici, quotidiani non si riscontrano differenze di genere mentre, invece, sono soprattutto le donne a leggere i supereconomici (36,8% contro il 30,5% di lettori).
I lettori, definiti morbidi, ovvero coloro che pur non dichiarandosi lettori di libri, hanno in realtà letto uno o più libri nel corso dell’anno sono nel 2006 circa 7 milioni di persone pari al 12,8% della popolazione di 6 anni e più.
Nel 2006 l’84,1% delle famiglie dichiara di possedere libri in casa: il 62,6% delle famiglie possiede in casa al massimo 100 libri (il 32,5% fino a 25 libri, il 30,1% da 26 a 100 libri), meno di un quarto dichiara di possederne più di 100 (21,5%), mentre il 12,3% dichiara di non possederne (pari a 2milioni e 800mila famiglie).

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