Animali allevati in gabbia, CIWF: l’UE deve presentare la proposta di divieto il prima possibile

Animali allevati in gabbia, CIWF: l’UE deve presentare la proposta di divieto il prima possibile (credit: CIWF)

Proseguono le inchieste delle associazioni animaliste sulla questione del benessere degli animali allevati in gabbia. Una nuova video-inchiesta realizzata da Compassion in World Farming (CIWF) e resa pubblica oggi dalla coalizione italiana End the Cage Age punta i riflettori sulle sofferenze patite dai conigli allevati in gabbia e sulla necessità di un divieto a livello europeo che metta fine a questo sistema crudele e obsoleto.

Animali allevati in gabbia, l’inchiesta di CIWF sugli allevamenti di conigli

Le sconvolgenti immagini, filmate dall’organizzazione animalista in allevamenti italiani e polacchi, mostrano “conigli in gabbie così piccole da impedire loro di allungare completamente le zampe, che masticano disperatamente le grate in un gesto di frustrazione, e altri costretti a condividere il poco spazio con altri esemplari morti. In un allevamento hanno assistito a parte della inquietante procedura per la raccolta del seme per l’inseminazione artificiale, che consisteva anche nel forzare un coniglio maschio a rapporti sessuali con un suo compagno. A quanto affermato dall’allevatore, si trattava di una pratica per “scaldare” i maschi”.


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In un altro caso, gli investigatori hanno osservato due tipi di gabbie cosiddette “arricchite”. Sebbene queste avessero più spazio in verticale e in orizzontale – spiegano gli animalisti – erano comunque troppo piccole per permettere ai conigli di fare salti consecutivi, il che è un elemento essenziale per garantire loro condizioni di vita più rispettose.
“Questa video-inchiesta dimostra ancora una volta quanto sosteniamo da sempre – commentano le associazioni. – E cioè che non può esistere benessere animale in gabbia. Qui non si tratta di ‘mele marce’ del sistema, ma dello standard comune di ‘malessere animale’ che riguarda la quasi totalità degli allevamenti di conigli in Italia e nell’UE. Alternative più rispettose sono possibili e già in uso in tutto il mondo. La Commissione europea deve fare la sua parte e tenere fede al suo impegno formale a presentare la proposta per vietare l’allevamento in gabbia per tutti gli animali allevati al più presto possibile.”

iH Hotels prende posizione contro l’allevamento in gabbia

Sulla questione degli animali allevati in gabbia, arriva una buona notizia. A seguito del dialogo con Animal Equality Italia, iH Hotels ha pubblicato sul sito il proprio impegno cage-free in cui dichiara di non utilizzare uova e ovoprodotti provenienti da allevamenti in gabbia e da sistemi combinati.

“Con questo annuncio – spiega Animal Equality Italia – iH Hotels entra nel novero delle molte aziende italiane e internazionali che hanno deciso di fare la propria parte per eliminare le gabbie una volta per tutte. Ora ci auguriamo che anche altre realtà che operano in altri settori, come Fratelli La Bufala, La Piadineria e MSC Crociere, tre aziende che non hanno ancora pubblicato un impegno cage-free sul proprio sito, prendano una posizione netta al riguardo”.

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