Wirecard

Centinaia di migliaia di carte SisalPay bloccate

All’appello mancano 1,9 miliardi di euro. È questa cifra del crack finanziario di Wirecard, colosso fintech tedesco. I soldi dovevano essere depositati su due fondi fiduciari nelle Filippine ma in realtà non sono mai esistiti.

Le ripercussioni di questo poderoso ammanco si stanno ripercuotendo su diverse società di carte prepagate e servizi bancari online che si appoggiavano a Wirecard, con relativi disagi per i clienti che si sono improvvisamente viste bloccate le loro carte, tra cui quelle del circuito SisalPay diffuse in Italia.

L’esposto a Consob, Banca d’Italia e Antitrust

Nel nostro Paese sono 325mila le carte prepagate bloccate per un controvalore di 20 milioni di euro.

E così, la vicenda Wirecard finisce al vaglio di Consob, Banca d’Italia e Antitrust, affinché siano avviate le dovute indagini a tutela dei risparmiatori italiani. Dal mondo delle associazioni dei consumatori è Consumerismo, associazione dei consumatori specializzata in tecnologia, ad aver presentato l’esposto con il quale si chiede alle autorità competenti di “fare luce sul caso Wirecard, verificando le responsabilità sul fronte degli omessi controlli e vigilanza, allo scopo di tutelare i risparmiatori italiani coinvolti nella vicenda”- afferma Luigi Gabriele, presidente dell’associazione.

Proprio su impulso di Consumerismo no profit è stata inoltre presentata oggi una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, finalizzata a capire il danno economico subito dall’Italia a causa della bancarotta Wirecard.

“Il fallimento di Wirecard sta coinvolgendo a cascata il sistema dei pagamenti digitali in altri Paesi;  il Sole 24 Ore riporta che in Italia sarebbero già state bloccate 325.000 carte di debito emesse da Wirecard, per un totale di circa 20 milioni di euro attualmente congelati, in seguito allo stop preventivo imposto dall’autorità di vigilanza bancaria inglese FCA (Financial Conduct Authority). SisalPay|5 si è impegnata a restituire ai propri clienti i fondi congelati, anche se non risulta chiaro se i clienti potranno sin da ora usare le proprie carte o se persistano ancora difficoltà operative”- si legge nell’interrogazione.

Si chiede pertanto “Qual è l’entità del danno economico prodotto in Italia dal fallimento di Wirecard e quali iniziative il governo intenda attivare nell’ambito delle proprie competenze per garantire maggiormente la sicurezza nei pagamenti digitali e la tutela dei risparmiatori”.


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