Assegno unico e universale, ecco quando verrà pagato da luglio a dicembre
Inps e Banca d’Italia hanno concordato le date dei pagamenti da luglio a dicembre dell’assegno unico e universale
Per agevolare le famiglie che percepiscono l’assegno unico e universale per i figli a carico, e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione, l’Inps ha concordato con la Banca d’Italia le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre di quest’anno. In particolare, spiega una nota dell’Inps, in favore dei beneficiari della prestazione già nei mesi precedenti oppure nei casi in cui la rata della prestazione non abbia subito variazioni, i pagamenti saranno effettuati nelle seguenti date: 17, 18, 19 Lìluglio; 18, 21, 22 agosto; 15, 18, 19 settembre; 17, 18, 19 ottobre; 16, 17, 20 novembre; 18, 19, 20 dicembre.
Il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data, prosegue l’Inps, verrà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nel caso in cui l’Assegno unico sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito. I beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvertiti con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito Inps (o con l’intermediario di fiducia).
Assegno unico e universale
L’assegno unico e universale è diventato operativo dal 2022. Si tratta di una sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. Come spiega l’Inps, l’assegno è unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 43.240 euro.
L’importo dell’assegno unico
L’importo dell’assegno unico e universale viene determinato in base all’ISEE eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi.
È prevista “una quota variabile modulata in modo progressivo (si va da un massimo di 189,2 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 16.215 euro euro, a un minimo di 54,1 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 euro). Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo), figli fino a un anno d’età, figli di età compresa tra 1 e 3 anni per i nuclei familiari con almeno tre figli, madri di età inferiore a 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità”.
È poi prevista una quota a titolo di maggiorazioni per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’assegno dovesse risultare inferiore a quello che deriva dalla somma dei valori teorici dell’assegno al nucleo familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), che si sarebbero percepite nel regime precedente la riforma.