
Scuola, iscrizioni dal 4 al 28 gennaio per l'anno 2022/2023
Scuole, Cittadinanzattiva: estendere l’utilizzo dei sistemi di aerazione
Cittadinanzattiva condivide le proposte della Fondazione Gimbe per la sicurezza Covid-19 nelle scuole. Tra queste, nuovi investimenti per i sistemi di aerazione e i test di screening nelle scuole. Chiede, inoltre, misure di contrasto al sovraffollamento nelle classi
Proseguire nella campagna vaccinale anti-covid per studenti e personale scolastico, continuare ad utilizzare le mascherine in aula, estendere i test di screening nelle scuole e prevedere nuovi investimenti per i sistemi di aerazione: sono alcune delle proposte presentate dalla Fondazione Gimbe a poco più di un mese dalla riapertura delle scuole, condivise anche da Cittadinanzattiva nel Rapporto annuale sulla sicurezza scolastica.
“Crediamo che queste proposte siano di fondamentale importanza ed efficacia per permettere ai nostri ragazzi di continuare a frequentare le aule in sicurezza”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, in merito al Report Sicurezza Covid-19 nelle scuole diffuso oggi da Gimbe.
Scuole, criticità e proposte
La Fondazione Gimbe, nel suo Report, ha illustrato quelle che sono le criticità maggiori presenti nelle scuole ad oggi. Tra queste: la mancanza di uno screening periodico sistematico, se non nelle scuole sentinella, di cui mancano i dati pubblici; il distanziamento interpersonale di un metro è regolamentato da un “obbligo flessibile” che lo rende inapplicabile nelle “classi pollaio”; troppe risorse per la disinfezione delle superfici e pochissime per sistemi di aerazione e ventilazione. Inoltre, per quanto riguarda la campagna vaccinale, la Fondazione evidenzia che il 6% del personale scolastico non è vaccinato, oltre il 27% della popolazione 12-19 anni non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino e il 5,5% ha effettuato solo la prima dose.
Da anni Cittadinanzattiva chiede che sia posta massima attenzione alla qualità dell’aria nelle aule, così come ai livelli di temperatura che spesso, sia nella stagione invernale che a fine anno scolastico, non garantiscano un livello minimo di vivibilità e di concentrazione.
“Il Decreto Ripartizione, che ha assegnato 350 milioni di euro alle scuole, prevedeva l’acquisto di “strumenti per l’aerazione”, ma tale destinazione d’uso non è specificata nel DL 73/2021, che fa riferimento solo a interventi di piccola manutenzione – spiega l’associazione. – Di conseguenza, aerazione e ventilazione sono affidate al “Protocollo finestre aperte””.
“Le scuole che hanno acquistato apparecchi per l’aerazione sono poche – prosegue – perché gli impianti hanno bisogno di manutenzione e i dirigenti, nella maggior parte dei casi, hanno preferito investire i fondi su altro. Tuttavia crediamo che possano essere un investimento importante non solo per la fase pandemica ma anche per il futuro, se pensiamo che molti ragazzi denunciano da anni di studiare in classi o troppo calde o troppo fredde”.
Cittadinanzattiva chiede, dunque, al Ministero dell’Istruzione (di concerto con quello della Salute) di acquisire e rendere noti i dati su quante scuole hanno già acquistato tali apparecchi, e incentivare quelle sprovviste a dotarsene, insieme ai misuratori di CO2 utili a verificare i livelli di inquinamento all’interno e nei pressi dell’edificio scolastico.
Il problema del sovraffollamento
L’associazione rivolge, infine, un ultimo appello affinché si intervenga in maniera rapida sul sovraffollamento delle classi.
Secondo i dati dell’associazione, si tratta di 460 mila bambini e ragazzi che studiano in 17mila classi con più di 25 alunni; il problema è concentrato soprattutto nelle scuole superiori, dove il 7% delle classi è in sovrannumero, con le maggiori criticità nelle regioni più popolose come la Lombardia (con 1889 classi over 25), l’Emilia Romagna (1131), la Campania (1028).
“Chiediamo al Ministero dell’Istruzione e al Governo – conclude Mandorino – di intervenire sui casi più gravi di sovraffollamento, di lavorare per l’abrogazione del DPR 81 del 2009 e di stabilire, sin dal prossimo gennaio, il limite di 25 alunni per le nuove iscrizioni nelle prime classi, soprattutto per le secondarie di II grado”.
