Consumatori in Ue, la metà preoccupata per mutui e bollette (Foto Alex Green per Pexels)

La crisi energetica e quella dei prezzi si fanno sentire eccome, sulle abitudini e sulle preoccupazioni dei consumatori. Il 48% dei consumatori europei, quasi la metà, è preoccupato di non riuscire a pagare mutui e bollette e sette consumatori su dieci hanno adottato misure per ridurre i consumi di energia in casa.

Le preoccupazioni ambientali nelle decisioni di acquisto influenzano solo una parte degli europei, mentre l’e-commerce corre e si porta dietro una serie di timori legati soprattutto alla profilazione e alla pubblicità mirata online. Il 94% dei consumatori ha detto di essere preoccupato per la pubblicità targettizzata online.

Consumer Conditions Scoreboard 2023

È quanto emerge in sintesi dal Quadro di valutazione delle condizioni dei consumatori 2023 (2023 Consumer Conditions Scoreboard) pubblicato oggi dalla Commissione europea. È un’indagine biennale sulle abitudini di consumo negli Stati membri dell’UE, nonché in Islanda e Norvegia.

Sono anni in cui pesa la rincorsa dei prezzi e la crisi energetica.

«Il 2022 è stato un anno molto difficile per i consumatori dell’UE a causa delle conseguenze dell’aggressione russa contro l’Ucraina, in particolare con gli alti prezzi dell’energia e più in generale per l’inflazione – ha detto Didier Reynders, Commissario per la Giustizia – Abbiamo recentemente proposto diverse misure per garantire che i consumatori siano protetti da pratiche di mercato sleali e nuovi potenziali aumenti di prezzo, con particolare attenzione anche alla protezione dei consumatori vulnerabili. Sono anche preoccupato per il fatto che i consumatori continuino a esprimere preoccupazione per la loro sicurezza e protezione online. Ciò conferma la necessità di garantire che il diritto dei consumatori dell’UE sia adeguato all’era digitale e che le piattaforme debbano rispettare le regole».

I consumatori in Ue, fra timori per le bollette…

Quali i principali risultati del Consumer Scoreboard? Intanto la generale preoccupazione di non riuscire a far fronte agli impegni economici. Quasi la metà dei consumatori (48%) esprime preoccupazione sulla capacità di pagare le bollette, mutui e trasporti per andare a lavoro. Più di un terzo ha detto di aver attinto ai propri risparmi (37%) e uno su dieci ha visto aumentare i propri mutui, in particolare a causa dei tassi di interesse variabili.

Davanti alla rincorsa dei prezzi dell’energia, più della metà dei consumatori dichiara di aver cambiato le proprie abitudini e un’ampia maggioranza (71%) ha adottato misure per ridurre il consumo energetico in casa. Il 28% ha modificato l’uso dei trasporti.

… transizione verde…

La questione ambientale viene riconosciuta ma influenza solo fino a un certo punto le scelte di consumo. Dall’indagine emerge infatti che, sebbene la stragrande maggioranza dei consumatori ritenga che dovrebbe personalmente fare di più per contribuire alla transizione verde e alla lotta al cambiamento climatico, questi sono sono divisi sulla misura in cui l’impatto ambientale di beni e servizi abbia influenzato le loro scelte. Il 43% ha dichiarato di non essere stato affatto influenzato dalle preoccupazioni ambientali nelle decisioni di acquisto. Al contrario circa il 20% riferisce di aver tenuto conto dell’ambiente nelle scelte di acquisto.

Sembra inoltre che i consumatori abbiano anche meno fiducia nell’attendibilità delle dichiarazioni ambientali o green claims e questo viene interpretato come un possibile, maggiore consapevolezza sul fenomeno del greenwashing.

e preoccupazione per le pratiche sleali online

Un altro capitolo è quello dell’e-commerce. Poiché le vendite aumentano di anno in anno, dice la Commissione europea, i consumatori sono esposti sempre più di frequente a pratiche sleali online. Sono tre quelle segnalate più spesso: pubblicità online mirata e targettizzata (76%), pubblicità nascosta nei risultati di ricerca (75%) e recensioni false dei consumatori (69%).

In tema di pubblicità online, poi, la preoccupazione è quasi unanime (94% dei consumatori) con il 70% preoccupato per l’uso e la condivisione inappropriati dei dati personali, il 66% per la raccolta di dati online e la relativa profilazione senza esplicita conoscenza e consenso e il 57% per l’installazione di cookies.


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Scrive per noi

Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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