
Paniere tricolore, Adoc, Assoutenti e Federconsumatori: “Sbagliato non coinvolgere le associazioni” (Foto PIxabay)
Paniere tricolore, Adoc, Assoutenti e Federconsumatori: “Sbagliato non coinvolgere le associazioni”
Paniere tricolore, sipario sul patto antinflazione. Adoc, Assoutenti e Federconsumatori: “Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha sbagliato a non convocare le associazioni dei consumatori del CNCU”
Tanto rumore per nulla sul paniere tricolore. Il sipario sull’iniziativa lanciata a luglio, un accordo su un paniere di beni di largo consumo a prezzi calmierati, è calato ieri quando Centromarca e Ibc hanno ritenuto non praticabile la sottoscrizione del protocollo, pur ribadendo “ la loro volontà di dialogo al Governo, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alle aziende della moderna distribuzione, con l’obiettivo di affrontare a un tavolo condiviso e in modo organico le inefficienze presenti nella filiera del largo consumo che si traducono in costi per il consumatore finale. Per rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie hanno inoltre auspicato una riduzione sensibile dell’Iva sui beni di consumo, ulteriori tagli al cuneo fiscale e azioni che portino la concorrenza nei settori in cui non è presente”.
Federconsumatori, Adoc e Assoutenti chiedono incontro urgente
Le associazioni dei consumatori non hanno una presa di posizione unitaria. Se ieri l’Unione Nazionale Consumatori parlava di “pericolo scampato”, pur dando la propria disponibilità “a un nuovo accordo, basato su qualcosa di serio per ridurre i prezzi”, a loro volta Federconsumatori, Adoc e Assoutenti (che fanno anche parte della Commissione di allerta rapida) hanno diramato una nota congiunta in cui denunciano l’errore di non coinvolgere le associazioni dei consumatori.
“I rappresentanti delle associazioni dei consumatori nella commissione di allerta rapida prezzi si rammaricano della piega che ha preso la trattativa Ministero delle Imprese – GDO – aziende produttrici per realizzare un patto antinflazione nell’ultimo trimestre dell’anno, che pare si ridurrà a una lettera di intenti e non a un vero e proprio protocollo antinflazione”: è quanto si legge nella nota diffusa ieri sera da Federconsumatori, Assoutenti e Adoc.
“Le notizie sul crollo delle vendite al dettaglio (-1075 euro a famiglia al netto dell’inflazione) indicano come l’emergenza prezzi sia diventata una priorità che il governo deve affrontare ora e non a ottobre. I consumatori italiani hanno bisogno di forti ribassi nei prezzi dei generi alimentari e di prima necessità subito”, scrivono le associazioni.
E rilevano che “il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha sbagliato a non convocare le associazioni dei consumatori del CNCU: la loro presenza al tavolo della trattativa può contribuire a calmierare i prezzi dei generi di prima necessità contro le speculazioni in atto su frutta, verdura, grano, pasta, latticini, carburanti, viaggi aerei, ecc, e alla ripresa dei consumi, tanto gradita anche alla GDO e ai produttori”. Federconsumatori, Adoc e Assoutenti chiedono dunque “un incontro urgente al Governo per azioni efficaci di tutela reale del potere d’acquisto delle famiglie”.

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