
Rischio di povertà, tasso al 20,1%. Save The Children: allarme sulla povertà minorile (Fonte immagine: Pixabay)
Rischio di povertà, nel 2021 tasso al 20,1%. Save The Children: allarme sulla povertà minorile
Secondo i dati Eurostat, in Italia oltre un quarto dei bambini con meno di sei anni vive in famiglie a rischio di povertà. Save The Children chiede un Piano nazionale di contrasto alla povertà minorile
In Italia cresce il rischio povertà: secondo i dati diffusi dall’Eurostat il tasso di rischio di povertà – ossia la percentuale delle persone che hanno un reddito inferiore al 60% di quello medio disponibile – in Italia è salito dal 20% del 2020 al 20,1% del 2021 – si legge nella nota Ansa dedicata. Un incremento che riguarda, dunque, 11,84 milioni di persone.
La percentuale sale al 25,2%, considerando anche le persone a rischio di esclusione sociale. Mentre la percentuale dei minorenni a rischio di povertà nel 2021 sale al 26% – dal 25,1% del 2020 – e quella degli anziani scende dal 16,8% al 15,6%.
Aggrava il quadro presentato il dato secondo cui, in Italia, oltre un quarto dei bambini con meno di sei anni vive in famiglie a rischio di povertà – secondo l’analisi Ansa sui dati Eurostat. – Un tasso in crescita, che passa dal 23,8% del 2020 al 26,7% del 2021. Il dato peggiore dal 1995, che riguarda 667mila bambini. Includendo anche le famiglie a rischio di esclusione sociale, la percentuale sale al 31,6%, dal 27% del 2020.
Rischio di povertà, Save The Children chiede un Piano di contrasto alla povertà minorile
“I dati resi noti oggi sulla base delle nuove tabelle Eurostat relative all’Italia confermano l’allarme sull’aumento della povertà minorile. Un allarme che non può e non deve rimanere inascoltato”, dichiara Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.
“È proprio tra i bambini e gli adolescenti che l’impoverimento colpisce di più il nostro Paese – prosegue -. Torniamo a chiedere un impegno chiaro e prioritario alle istituzioni e alle forze politiche per assicurare a tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono nel nostro Paese condizioni indispensabili per la crescita, oggi drammaticamente negate“.
“In concreto – conclude Raffaella Milano – chiediamo un Piano nazionale di contrasto alla povertà minorile – materiale ed educativa – che metta a sistema anche le risorse del Piano nazionale ripresa e resilienza, della nuova programmazione europea e della Child Guarantee, per colmare le gravi disuguaglianze territoriali e per assicurare a ogni bambino la possibilità di crescere serenamente, far fiorire i propri talenti e costruire il proprio futuro”.

Scrive per noi

- Mi sono laureata in Scienze Internazionali con una tesi sulle politiche del lavoro e la questione sindacale in Cina, a conclusione di un percorso di studi che ho scelto spinta dal mio forte interesse per i diritti umani e per le tematiche sociali. Mi sono avvicinata al mondo consumerista e della tutela del cittadino nel 2015 grazie al Servizio Civile. Ho avuto così modo di occuparmi di argomenti diversi, dall'ambiente alla cybersecurity e tutto ciò che riguarda i diritti del consumatore. Coltivo da anni la passione per i media e il giornalismo e mi piace tenermi sempre aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione. Una parte della mia vita, professionale e non, è dedicata al teatro e al cinema.
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