Apparecchi acustici, l’Antitrust avvia indagine conoscitiva e consultazione pubblica
L’Antitrust ha avviato un’indagine conoscitiva sui mercati degli apparecchi acustici in Italia. Secondo l’Autorità “le condizioni attuali di mercato non sembrano garantire una piena trasparenza dei prezzi a beneficio dei consumatori”
L’Antitrust accende un faro sul mercato degli apparecchi acustici. L’Autorità ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sui mercati degli apparecchi acustici in Italia. “Questi strumenti – informa una nota – rispondono a bisogni di salute diffusi, hanno un impatto rilevante sulla vita quotidiana delle persone e possono rappresentare una voce di spesa significativa sia per i singoli consumatori sia per il Sistema Sanitario Nazionale”.
Secondo l’Antitrust, “le condizioni attuali di mercato non sembrano garantire una piena trasparenza dei prezzi dei prodotti e dei servizi annessi”.
I mercati degli apparecchi acustici
L’Antitrust vuole dunque analizzare i mercati degli apparecchi acustici in Italia per approfondire gli assetti di mercato e le relative dinamiche concorrenziali, tenuto anche conto delle innovazioni tecnologiche e delle recenti modifiche alla normativa di riferimento. Allo stesso tempo l’Antitrust ha avviato una consultazione pubblica (Testo della consultazione) sulle tematiche specificate nel provvedimento d’avvio dell’indagine. Tutti i soggetti interessati possono inviare contributi pertinenti all’indirizzo e-mail IC55@agcm.it entro il 24 ottobre 2023.
Secondo stime recenti, informa il provvedimento di avvio dell’Antitrust, hanno problemi di udito almeno 7 milioni di italiani, corrispondenti a oltre il 12% della popolazione nazionale e, di questi, circa il 30% attualmente impiega apparecchi acustici.
L’Antitrust scrive che “sulla base delle informazioni disponibili, le condizioni attuali di mercato non sembrano garantire una piena trasparenza dei prezzi a beneficio dei consumatori, anche tenuto conto della significativa differenziazione esistente tra prodotti, con possibili esigenze di personalizzazione nella configurazione tecnica e in alcuni casi nella forma del dispositivo”.