Giornata mondiale dell’acqua, risorsa vitale e in crisi (Foto di congerdesign da Pixabay)

«L’acqua è la linfa vitale del nostro mondo, ma viene avvelenata dall’inquinamento e prosciugata dall’uso eccessivo. In questa #GiornataMondialedell’Acqua riflettiamo sui nostri ruoli individuali e collettivi per utilizzare e gestire in modo sostenibile la linfa vitale dell’umanità. Agiamo per garantire a tutti un accesso equo all’acqua».

È quanto scrive su twitter António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, per la Giornata mondiale dell’acqua che ricorre oggi. Da oggi al 24 marzo si svolgerà a New York la Conferenza Onu sull’acqua. Una risorsa vitale, fondamentale e preziosa, diritto da cui miliardi di persone sono a oggi escluse. Come ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità, due miliardi di persone nel mondo non hanno accesso ad acqua potabile sicura.

 

 

 

Acqua, vita e disastri naturali

«L’acqua è la linfa vitale del nostro mondo», ha detto Guterres in un videomessaggio, «ma l’acqua è anche denominatore comune dei disastri che scuotono il nostro mondo. Quasi il 75% di tutti i disastri naturali è legato all’acqua. Disastri come tempeste, tsunami, inondazioni, siccità, frane e incendi».

«Nel frattempo, la dipendenza mondiale dai combustibili fossili sta aggravando la crisi climatica» e questo rende ancora più pesante l’impatto dei disastri naturali.

Sostiene Guterres: «I disastri legati all’acqua sono più che raddoppiati nell’ultimo decennio. E i paesi meno in grado di resistere sono i più colpiti».

C’è bisogno di agire ora, ha detto il segretario generale dell’Onu, in primo luogo con edifici e infrastrutture in grado di resistere ai disastri naturali. In secondo luogo, «riducendo il rischio di disastri attraverso una migliore gestione delle risorse idriche e garantendo che tutte le persone possano accedere a sistemi idrici e igienico-sanitari puliti, sicuri e resilienti prima, durante e dopo un disastro». Poi limitando il riscaldamento globale a 1,5°C e accelerando il passaggio alle energie rinnovabili. Infine facendo in modo che tutti entro il 2027 siano protetti da sistemi di allerta precoce contro i disastri naturali.

 

Acqua in Italia, Istat: alte perdite di rete e razionamento in 15 città (Foto di rony michaud da Pixabay)

 

2 miliardi senza acqua potabile sicura

La Giornata mondiale dell’acqua ricorda anche le conseguenze che la crisi climatica ha sull’acqua – in Italia ad esempio con la siccità ormai diventata strutturale.

Ma se si sposta lo sguardo a livello globale, emerge quanto il diritto all’acqua e all’igiene personale non sia garantito per miliardi (non milioni) di persone al mondo. In occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua, l’OMS e l’Unicef invitano le nazioni ad “accelerare radicalmente l’azione per rendere l’acqua, i servizi igienico-sanitari e l’igiene una realtà per tutti”.

Nel mondo 2 miliardi di persone non dispongono di acqua potabile sicura e 3,6 miliardi di persone – quasi la metà della popolazione mondiale – non ha accesso a servizi igienico-sanitari affidabili.

Milioni di famiglie e bambini non hanno neanche il sapone per lavarsi le mani. Ogni anno, ricordano Oms e Unicef, almeno 1,4 milioni di persone, molti dei quali bambini, muoiono per cause prevenibili legate all’acqua non potabile e alla scarsa igiene.


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