rifiuti

La Commissione Ambiente del Senato ha votato ieri all’unanimità l’istituzione della Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Il testo approvato è speculare a quello che ha ricevuto già il via libera dalla Commissione ambiente di Montecitorio, dunque con la decisione assunta a Palazzo Madama oggi, il testo è ora legge”. Ma non è l’unica notizia positiva per l’ambiente: la commissione Giustizia della Camera ha approvato, con voto unanime, un testo unificato che prevede l’introduzione di due nuovi illeciti nel codice penale (inquinamento ambientale e disastro ambientale).
Il testo base, messo a punto da relatori Alfredo Bazoli (Pd) e Salvatore Micillo (M5s), prevede l’introduzione del ravvedimento operoso, con sconti di pena per chi si impegnerà a bonificare i luoghi inquinati, e la confisca obbligatoria dei profitti legati al reato ambientale. Raddoppieranno inoltre i termini di prescrizione.
Soddisfatta Legambiente secondo cui “quanto deciso e approvato oggi rappresenta un passo importante nella lotta contro le ecomafie e tutte le diverse forme di criminalità ambientali, che sono la causa principale di quei disastri ambientali e sanitari che sfregiano l’Italia. Ogni anno nel nostro paese vengono accertati oltre 30mila reati contro l’ambiente, quasi 4 ogni ora. È dunque importante che si attui una riforma di civiltà che parta proprio dall’inserimento nel Codice penale, con l’aggiunta di uno specifico Titolo, dei delitti contro l’ambiente, ponendo rimedio alla situazione attuale di disordine normativo con norme sparse in diversi testi unici, codici, decreti legislativi”.
Legambiente auspica, altresì, che il testo sui delitti ambientali venga approvato definitivamente all’inizio dell’anno. A vent’anni dalla prima presentazione del rapporto ecomafie, l’associazione spera che questa sia la volta buona affinché si realizzi davvero questa riforma di civiltà.


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