
Il bilancio del Servizio Conciliazione dell'Arera nel 2020
Arera: nel 2020 recuperati oltre 10,3 mln di euro con il Servizio Conciliazione
Nel 2020 il Servizio Conciliazione dell’Arera ha permesso di recuperare oltre 10,3 milioni di euro in favore dei consumatori sotto forma di rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatture errate
Il Servizio Conciliazione dell’Arera ha permesso di recuperare nel 2020 oltre 10,3 milioni di euro a favore dei consumatori, sotto forma di rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatturazioni errate o rinuncia a spese e interessi moratori.
Ha risolto controversie con venditori di acqua, luce e gas, occupandosi soprattutto di questioni legate alla fatturazione. A breve sarà possibile scaricare la nuova app “Servizio conciliazione” e accedere direttamente alla propria area riservata per risolvere in modo ancor più semplice le controversie nel settore dell’energia e dell’acqua.
Il bilancio è dell’Autorità per l’energia che ha pubblicato il report sul Servizio Conciliazione nel 2020. Lo scorso anno, garantendo continuità anche durante l’emergenza sanitaria, il Servizio Conciliazione dell’Arera ha consentito a clienti e utenti di ottenere o risparmiare oltre 10,3 milioni di euro, risolvendo controversie con i venditori di acqua, luce e gas.
Il Servizio Conciliazione Arera e i problemi segnalati dai consumatori
Il Servizio Conciliazione dell’Arera è a disposizione di consumatori per risolvere le controversie con gli operatori e i gestori, gratis, da casa o in mobilità, con l’assistenza di un conciliatore terzo e imparziale, formato in mediazione e sui temi energetici e idrici.
Anche quest’anno cresce l’ammontare del numero di domande, che passano dalle 16 mila del 2019 a oltre 18 mila, con il 70% di accordi tra le parti su procedure concluse.
La grande maggioranza delle domande riguarda casi legati ai settori elettricità (10.054) e gas (4.794). Segue il settore idrico (2.332), il dual fuel (unica bolletta per luce e gas, 1.330), infine le pratiche attivate dai prosumer (i produttori-consumatori di energia elettrica, a 92).
Nei settori energetici il tentativo di conciliazione è obbligatorio prima di rivolgersi al giudice, mentre nel settore idrico è ancora facoltativo. L’ammontare complessivo di 10,3 milioni di euro del 2020 (valore in crescita perché ci sono procedure pendenti) rappresenta, a titolo esemplificativo, quanto restituito ai clienti sotto forma di rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatturazioni errate o rinuncia a spese e interessi moratori da parte dei fornitori. Queto valore, in costante aumento e raddoppiato rispetto ai 5,6 milioni del 2018, è suddiviso quasi a metà tra clientela non domestica (51%) e domestica (49%), anche se le domande presentate dalle famiglie sono numericamente superiori (oltre il 70% del totale).
Le questioni affrontate più spesso sono legate alla fatturazione, soprattutto nei settori gas e idrico, alla contrattualistica, in particolare per le forniture dual fuel, alle richieste di danni soprattutto nell’elettrico, allo scambio sul posto per i prosumer.
In circa il 68% di tutte le domande inviate i clienti hanno preferito farsi rappresentare da un delegato (per esempio associazione dei consumatori). Circa il 20% delle domande non è stato ammesso principalmente perché il cliente ha deciso di non completare la domanda oppure per motivi procedurali.
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