Bolletta del gas, a maggio stabile a meno 0,2% (Foto Pixabay)

La bolletta del gas in tutela rimane stabile per i consumi di maggio e segna meno 0,2% rispetto ad aprile. “Il leggero calo, pur in presenza di un prezzo medio all’ingrosso nello scorso mese in riduzione, tiene conto del graduale azzeramento della componente di sconto UG2 (‘decreto bollette’ DL 34/2023), utilizzata nell’ultimo anno a beneficio dei consumatori per compensare gli aumenti nei momenti dei prezzi gas più elevati”, spiega l’Autorità per energia, reti e ambiente (Arera) che ieri ha diffuso l’aggiornamento delle condizioni di Tutela gas per il mese di maggio 2023.

Bolletta del gas, aggiornamento di maggio: meno 0,2% su aprile

“L’aggiornamento complessivo per l’utente tipo, per i consumi del mese di maggio rispetto al mese precedente, è quindi determinato – spiega l’Autorità – da un calo della spesa per la materia gas naturale, -13,2%, controbilanciato dall’aumento degli oneri generali per la parte legata all’UG2, +13%. Invariata la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura. Si determina così il -0,2% finale per la famiglia tipo”.

Per quanto riguarda la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, questa viene aggiornata dall’Autorità come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di maggio, che ha registrato una quotazione media all’ingrosso inferiore rispetto a quella del mese di aprile, il prezzo della sola materia prima gas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari a 34,06 €/MWh.

L’effetto finale è che la spesa gas per la famiglia tipo, con consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui, nell’anno scorrevole (giugno 2022-maggio 2023) è di 1514 euro circa, al lordo delle imposte, e registra un -6,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (giugno 2021- maggio 2022).

L’Autorità ricorda poi che “il ‘Decreto bollette’ n. 34 del 2023, per il II trimestre 2023 ha confermato la riduzione dell’Iva al 5% per il gas e l’azzeramento dei restanti oneri generali di sistema. In considerazione della costante riduzione dei prezzi del gas all’ingrosso, le aliquote negative della componente tariffaria UG2, applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno, invece sono state gradualmente ridotte e con questo aggiornamento azzerate”.

UNC: imposta nascosta di 166 euro annui

Non è positiva la valutazione che viene dai Consumatori. Un calo bassissimo della bolletta che risente di fatto del ritorno della tassazione. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, se il prezzo del gas oggi scende dello 0,2% rispetto a quello di aprile 2023, rispetto al periodo pre-crisi, ossia nel confronto con maggio 2021 è ancora maggiore del 24,5%

Il calo dello 0,2% è “una pessima notizia, specie se si considera che se il Governo non avesse reintrodotto il rimanente 35% della componente UG2 degli oneri di sistema il calo della bolletta sarebbe stato del 13,2% e non dello 0,2% – dice Marco Vignola, responsabile energia dell’UNCUn’imposta nascosta pari a 166 euro su base annua che sommata a quella scattata in aprile, pari a 309 euro, porta la tassa complessiva a 475 euro. Una scelta scellerata se si considera che, nonostante la riduzione di oggi (ieri, ndr) e gli sconti fiscali ancora in vigore, come l’Iva al 5%, le bollette restano ben più elevate rispetto ai tempi normali. Senza contare gli effetti nefasti sull’inflazione che, proprio per colpa del primo ripristino degli oneri, in aprile aveva ripreso la sua corsa”.

Secondo lo studio dell’UNC, se per una famiglia tipo in tutela il -0,2% significa spendere appena 3 euro in meno su base annua, senza il ritorno degli oneri vi sarebbe stato invece un risparmio ben superiore, pari a 169 su base annua. Inoltre la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° maggio 2023 al 30 aprile 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti), resta alta, 1280 euro, che sommati ai 641 della luce, determinano una stangata complessiva pari a 1921 euro.

Codacons: risparmio irrisorio

Il risparmio per le famiglie è irrisorio, spiega il Codacons, pari ad appena 2,5 euro annui a nucleo rispetto alle tariffe in vigore ad aprile.

«Nonostante le quotazioni internazionali in forte discesa, le bollette del gas non risentiranno di alcun effetto positivo, e le tariffe rimarranno sostanzialmente identiche – dice il presidente Carlo Rienzi – A pesare sul mancato calo il ritorno della tassazione sul gas, che di fatto vanifica gli effetti della discesa dei prezzi sui mercati. Dopo due anni di caro-energia, il Governo avrebbe fatto meglio a prolungare per tutto il 2023 gli sconti in bolletta, per alleggerire la spesa energetica a fronte di una inflazione ancora altissima nel nostro paese che, assieme alla spesa per luce e gas, incide sui redditi delle famiglie e impoverisce i consumatori».

Federconsumatori: prematuro smantellamento delle tutele

“La discesa impercettibile” della bolletta del gas, aggiunge Federconsumatori, non basta, considerato il forte calo del prezzo del gas sul mercato di Amsterdam.

“Questo andamento altalenante conferma le nostre preoccupazioni circa il prematuro smantellamento delle tutele a vantaggio dei consumatori disposte in occasione della crisi energetica – ribadisce Federconsumatori – Le ultime disposizioni del Governo sulle forniture di gas hanno prorogato la sterilizzazione degli oneri di sistema fino a fine giugno, mentre hanno ridotto il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5000 metri cubi. In questo scenario, la fine del regime di sterilizzazione, ormai vicina anche per il gas crea non poco allarme, viste le condizioni precarie delle famiglie, ancora fortemente provate dal rincaro generalizzato dei prezzi. Ecco perché torniamo a chiedere con forza il ripristino della sterilizzazione degli oneri di sistema anche per l’elettricità e una ulteriore proroga del mercato tutelato, almeno per tutto il 2024”.


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