Mercato energia elettrica, dal Parlamento europeo via libera alla riforma (Foto Pixabay)

Dal Parlamento europeo via libera alla riforma del mercato dell’energia elettrica. La nuova legislazione promette di essere più favorevole per i consumatori e di proteggerli dalla volatilità dei prezzi, e prevede di proteggere i clienti vulnerabili dall’interruzione di elettricità. Le nuove norme danno poi all’Unione europea il potere di dichiarare una crisi dei prezzi dell’energia elettrica a livello regionale o comunitari.

Il mercato dell’energia elettrica e i prezzi al rialzo

La riforma, adottata oggi in via definitiva, mira a rendere il mercato dell’energia elettrica dell’UE “più stabile, accessibile e sostenibile”.

Così una nota del Parlamento europeo che ha adottato un regolamento ( con 433 voti a favore, 140 contrari e 15 astensioni) e una direttiva (con 473 voti a favore, 80 contrari e 27 astensioni) già concordati con il Consiglio. Il prossimo passaggio sarà l’adozione formale del Consiglio.

Il mercato dell’energia viene da anni di forti tensioni. I prezzi dell’energia sono aumentati dalla metà del 2021 durante la ripresa post-Covid, poi sono saliti molto a causa dei problemi di approvvigionamento del gas legati alla guerra Russia-Ucraina, col risultato che gli alti prezzi del gas hanno avuto un effetto immediato sui prezzi dell’elettricità.

Le nuove norme sul mercato dell’energia elettrica

Le nuove norme, spiega il Parlamento europeo, hanno l’obiettivo di proteggere i consumatori dalla volatilità dei prezzi. Durante i negoziati, i deputati hanno inserito misure per dare ai consumatori in tutta l’Ue il diritto di accedere a contratti a prezzo fisso o a contratti a prezzi dinamici e ricevere informazioni importanti sulle opzioni a cui si iscrive. I fornitori non potranno modificare unilateralmente i termini di un contratto.

I paesi europei potranno inoltre vietare ai fornitori di ridurre l’approvvigionamento di energia elettrica dei clienti vulnerabili, anche durante le controversie tra fornitori e clienti.

Spiega Nicolás González Casares (S&D, ES): «Questa riforma pone i cittadini in prima linea nell’assetto del mercato dell’energia elettrica. Il testo comprende misure volte a proteggere i cittadini, in particolare i più vulnerabili e ad accelerare la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Il Parlamento ha compiuto un passo avanti nella democratizzazione dell’energia, creando un assetto di mercato che risponda ai fallimenti esposti dalla crisi energetica. Tutti i consumatori, comprese le micro, piccole e medie imprese avranno accesso a prezzi, accessibili, stabili e a lungo termine».

Le norme creano inoltre un meccanismo per dichiarare una crisi dei prezzi dell’energia elettrica. Quando i prezzi sono molto alti, e a determinate condizioni, la Ue potrà dichiarare una crisi dei prezzi dell’energia elettrica a livello regionale o comunitario, consentendo agli Stati di adottare misure temporanee per fissare i prezzi dell’elettricità per le PMI e i consumatori industriali ad alta intensità energetica.

Nel provvedimento sono previsti i cosiddetti “Contratti per differenza” (Contracts for Difference, CfD), da stipulare con l’autorità pubblica per sostenere gli investimenti, o schemi equivalenti con gli stessi effetti, per incoraggiare gli investimenti energetici. “In un CfD – spiega il Parlamento – l’autorità pubblica compensa il produttore di energia se i prezzi di mercato scendono troppo bruscamente, ma incassa una parte dei profitti se i prezzi sono troppo elevati. L’uso di CfD sarà consentito per tutti gli investimenti nella nuova produzione di energia elettrica, sia da fonti rinnovabili che da energia nucleare”.


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