Mercato luce e gas, Arera-GdF: più controlli sui venditori in vista della fine tutela
Con la graduale fine del mercato tutelato di luce e gas, rimane alta l’attenzione sul comportamenti dei venditori di energia da parte di Arera e GdF. Nel 2022 sono stati recuperati 6,8 milioni e fatti accertamenti su 1600 imprese
Con la graduale fine del mercato tutelato di luce e gas, rimane alta l’attenzione sul comportamenti dei venditori di energia. Nel 2022, anno di transizione verso il mercato libero, molte delle attività di controllo documentale e ispezioni fatte dalla Guardia di Finanza e dall’Arera, Autorità per energia reti e ambiente, si sono dunque concentrate sui venditori di elettricità e gas. In breve: sono stati recuperati 6,8 milioni di euro grazie alle attività congiunte, sono stati fatti accertamenti su 1600 imprese ed è stato registrato il minimo degli incidenti gas su impianti di utenti finali.
Controlli sui venditori di energia, 2022
Il bilancio viene dall’Arera, che sottolinea come grazie agli accertamenti fatti siano stati recuperati 1,2 milioni di euro nell’ambito dei controlli sulla qualità e la sicurezza dei servizi, sulla sostenibilità del sistema tariffario e sulla tutela dei clienti finali; a questi si aggiungono recuperi per 1,6 milioni di euro degli oneri di contribuzione al funzionamento dell’Autorità evasi dagli operatori e 2 milioni di euro di sanzioni irrogate nel 2022. Inoltre, è stata formulata un’istanza di insinuazione al passivo per indebita percezione dei contributi Cip/6 per altri 2 milioni di euro e l’importo recuperato sarà versato a Csea per ridurre il fabbisogno degli oneri generali di sistema a riduzione delle bollette.
Arera ha controllato anche la correttezza delle pratiche commerciali e delle condizioni di erogazione del servizio di vendita nel mercato libero: in questo campo “sono emerse criticità riguardo alle procedure di switching, sulla regolazione in materia di trasparenza dei documenti di fatturazione e in materia di fuel mix. Su quest’ultimo tema e sulle offerte di energia prodotta da fonti rinnovabili, sulle quali sono state riscontrate numerose violazioni, grazie all’avvalimento del Gse (deliberato nel corso del 2022) sarà possibile allargare i controlli futuri a tutti i venditori elettrici”.
Nel settore elettrico le attività si sono concentrate sulla continuità del servizio e sul meccanismo di reintegro degli oneri generali, versati dalle imprese di distribuzione ma non incassati, che era stato introdotto dall’Autorità come garanzia a beneficio degli utenti e della tenuta del sistema.
Per il settore gas, invece, le verifiche si sono focalizzate sul funzionamento dei servizi di pronto intervento delle imprese di distribuzione e sull’applicazione delle regole poste anche a salvaguardia delle persone e delle cose dal rischio di esplosioni, scoppi e incendi. E nel 2022 si è registrato il numero più basso di incidenti da gas sugli impianti degli utenti finali dall’inizio della serie storica.
Luce e gas, i controlli del 2023
Anche nel programma di quest’anno saranno centrali le attività volte a garantire la tutela del consumatore e il corretto funzionamento del mercato.
Attraverso controlli documentali e sopralluoghi, saranno verificati sia il rispetto dei costi dichiarati dalle imprese a fini del riconoscimento tariffario, sia le richieste presentate dai venditori di riconoscimento degli oneri generali di sistema non riscossi dai clienti finali e già versati ai distributori. Infine, a tutela delle famiglie e delle piccole imprese sarà verificato il rispetto delle condizioni inderogabili stabilite dall’Autorità per le offerte standard di fornitura PLACET e, per i clienti in condizioni disagiate, la corretta erogazione dei bonus sociali luce e gas.