Rc auto, Ivass: a gennaio prezzo medio di 389 euro, in aumento del 7,5% (Foto Pixabay)

A gennaio 2024 il prezzo medio dell’rc auto è di 389 euro. Ancora in aumento. E con un differenziale di prezzo fra Napoli e Aosta ancora in crescita. Non si arresta la corsa dei prezzi dell’rc auto, commentano le associazioni dei consumatori davanti agli ultimi dati diffusi dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.

Rc auto in aumento a gennaio

Per i contratti sottoscritti nel mese di gennaio 2024, il prezzo medio dell’rc auto è di 389 euro, in aumento in termini nominali del +7,5% su base annua e in lieve decelerazione rispetto al +7,9% di dicembre scorso, evidenzia l’Ivass. In termini reali, l’aumento è del +6,7%.

I prezzi della rc auto sono ancora inferiori rispetto al pre-pandemia (nel 2019 il prezzo medio a gennaio era di 406 euro). Nelle province ci sono aumenti di prezzo compresi tra il +3,3% (Catanzaro) e il +10% (Alessandria) mentre il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 250 euro, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Per gli assicurati che appartengono a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo è del 10,4%.

 

Rc auto, riunione al Mimit sui rincari delle polizze (Fonte immagine Mimit)

 

Codacons: maxi stangata annua sugli automobilisti

Con un costo medio di 389 euro e un aumento del 7,5%, l’impennata delle tariffe rc auto comporta una maxi stangata per gli automobilisti, commenta a stretto giro il Codacons. “Se si considera che in Italia circolano 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata sull’rc auto rispetto ai prezzi medi di gennaio 2023 raggiunge la maxi-cifra di 877 milioni di euro annui solo per la categoria degli automobilisti”.

«Gli aumenti delle tariffe appaiono del tutto ingiustificati, considerato che non si assiste ad un analogo incremento dell’incidentalità in Italia – afferma il presidente Carlo Rienzi – Il Governo Meloni deve intervenire per limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e frenare l’escalation delle tariffe nel comparto, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, mentre le imprese assicuratrici non devono sottostare ad alcun limite tariffario».

Unc: rincaro lunare e ingiustificato

Pur rallentando rispetto al balzo di dicembre, aggiunge l’Unione Nazionale Consumatori, l’aumento dell’rc auto è «un rincaro lunare, ingiustificato e vergognoso che mira solo a rimpinguare i profitti, salvaguardandoli dall’inflazione e facendo cassa sugli automobilisti – afferma il presidente dell’associazione Massimiliano Dona – Per trovare un prezzo medio più alto si deve tornare al gennaio 2020 quando era pari a 395,60».

Non si ferma insomma la corsa dei prezzi, ancora più marcata in alcune città. E l’associazione chiederà all’Antitrust di accertare le ragioni di aumenti considerati “anomali”.

La classifica: in testa alle città con maggiori aumenti, spiega l’UNC, si collocano Alessandria, Lecco, Vercelli e Biella, tutte con una variazione del 10% rispetto al prezzo medio del gennaio 2023. Medaglia d’argento per Milano con +9,9%, mentre in terza posizione Roma, Barletta, Belluno e Novara con +9,8%. Il premio più elevato, invece, a Napoli con 560,18 euro, seguita da Prato (553,77 euro) e Caserta (500,35 euro).


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