Rc auto, Ivass: a giugno prezzo medio di 403 euro e ancora in crescita (Foto Pixabay)

Continuano a salire i prezzi dell’rc auto. A giugno 2024 il prezzo medio dell’rc auto è infatti di 403 euro, in aumento su base annua del 6,2% in termini nominali e del 5,4% in termini reali. Il dato emerge dall’indagine dell’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che ha comunicato i prezzi effettivi della garanzia rc auto a giugno di quest’anno. Rallenta un po’ la crescita, se è vero che nei mesi di aprile e maggio la crescita nominale annua era stata rispettivamente del 7,9% e del 6,8%. Questo non basta però a sollevare le associazioni dei consumatori, che parlano di stangata sugli automobilisti e di rincari immotivati.

Il focus dell’Ivass evidenzia inoltre che per tutte le province italiane ci sono aumenti di prezzo, compresi tra il +1,3% di Isernia e Catanzaro e il +9,3% di Roma. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 264 euro, in aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente e in riduzione del 44,7% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Ancora: per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo è ancora maggiore e si attesta al 9,6%.

Codacons: in due anni le tariffe sono salite di 50 euro, più 14%

In due anni le tariffe dell’rc auto sono salite di 50 euro, commenta il Codacons, che parla di rialzo ingiustificato e fonte di una stangata complessiva da 1,65 miliardi di euro in capo agli automobilisti italiani e delle 32,9 milioni di auto assicurate in Italia.

“A partire dalla seconda metà del 2022 i prezzi delle polizze hanno iniziato a crescere, portando il premio medio a giugno 2024 a quota 403 euro, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ivass – spiega il Codacons – Questo significa che in poco più di due anni le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 14,1%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 403 attuali, con un aumento di ben 50 euro a polizza”.

Sono aumenti, prosegue l’associazione, che non appaiono giustificati dall’incidentalità né dalla situazione economica delle compagnie, del tutto solida, con dotazione patrimoniale consolidata e migliore redditività.

Unc: rialzo ingiustificato e immotivato, record dal 2019

«Rialzo ingiustificato e immotivato – commenta il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona davanti ai rincari che portano l’rc auto a 403 euro a giugno – Quanto al rallentamento del rincaro tendenziale di giugno rispetto ad aprile e maggio è solo un’illusione ottica, considerato che è normale, dopo mesi di continui incrementi, che gli aumenti si ridimensionino, avendo già raggiunto i premi rc auto dei livelli, in valore assoluto, insostenibili. L’importo medio di 403 euro è una batosta, un record che non si aveva dal giugno del 2019 quando era pari a 406 euro».

L’associazione non è poi convinta delle differenze territoriali.

Aggiunge Dona: «In alcune città, poi, il salto è addirittura stratosferico, come a Roma dove si sfiora il 10% (+9,3%). Una disparità territoriale, se si considera che a Isernia la crescita è solo dell’1,3%, che non è certo spiegabile con una diversa incidentalità e sulla quale andrebbe aperta un’indagine conoscitiva da parte dell’Antitrust».


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