Le parole del consumatore: Buy Now Pay Later (Foto Cup of Couple su Pexels)

La formula di acquisto si chiama buy now, pay later. Letteralmente “acquista ora, paga dopo”. Non è il classico acquisto a rate ma un modello nuovo con diverse caratteristiche rispetto al credito al consumo tradizionale.

Come spiega in un recente dossier la Banca d’Italia, «l’aumento della digitalizzazione nel mondo finanziario e dell’e-commerce ha favorito la forte crescita del “Buy Now Pay Later” (BNPL), che nella sua forma tradizionale consiste in un finanziamento a breve termine di importo contenuto, con il quale il consumatore fraziona il pagamento di un acquisto in un numero variabile di rate senza interessi».

E cosa comporta questo per il consumatore?

A tornare sull’argomento è il Centro europeo consumatori Italia – ECC Net che spiega come funziona la formula di pagamento e i suoi profili problematici.

Buy now pay later, ecco come funziona

«Funziona così: la piattaforma che offre il servizio, al momento dell’acquisto online paga subito tutto il prezzo del prodotto al rivenditore (che ha stipulato un’apposita convenzione con la piattaforma stessa), applicandogli però una commissione – spiega ECC Net – La piattaforma guadagna con le commissioni, i venditori hanno la possibilità di espandere le proprie vendite. Il consumatore, invece, ha il vantaggio di suddividere il pagamento in 3 rate, da ripagare alla piattaforma mensilmente senza interessi (ma sono previste delle penali per l’eventuale ritardo nei pagamenti)».

In questo processo il consumatore non viene sottoposto a controlli sul merito creditizio e questo significa, spiega l’ECC Net, che non viene fatto alcun controllo sulla capacità di ripagare il debito.

Accedere al finanziamento è insomma facile e veloce, è fenomeno che attrae soprattutto i più giovani, può diventare “attraente e allo stesso tempo semplice, dividere in 3 rate il pagamento dei propri acquisti, anche per prezzi modici”. Qui sta anche il principale rischio, che è quello di perdere d’occhio la propria posizione debitoria.

Buy now pay later, caratteristiche e prospettive

Di buy now pay later (BNPL) si è occupato anche un recente paper della Banca d’Italia (novembre 2022) citato dalla stessa associazione. La crescita di questo modello di pagamento si inquadra nel contesto di espansione del digitale e dell’ecommerce, anche su impulso della pandemia.

A oggi le piattaforme più utilizzate a livello mondiale sono Klarna, Affirm e Afterpay (acquisita da Block – Square nel 2021), Quadpay e Sezzle (entrambe acquisite dall’australiana Zip Co rispettivamente nel 2021 e nel 2022)3 . Fra gli operatori più attivi in Italia ci sono, otre a Scalapay e Klarna, anche Soisy, Pagodil, Pagolight, Clearpay, Oney, AppPago e, ingresso più recente, PayPal.

Il concetto di pagamento dilazionato alla base di questo sistema, spiega Bankitalia, «non è nuovo, ma gli operatori BNPL ne hanno semplificato il processo e aumentato la facilità d’uso, conducendo valutazioni del merito creditizio in tempo reale, spesso basate su algoritmi di intelligenza artificiale».

Nella sua forma più tradizionale il buy now pay later consiste «nel finanziamento a breve termine (non superiore a 3 mesi) di acquisti di importo contenuto (in media circa 100 €5 ) da rimborsare in un numero variabile (X) di rate. La prima rata si paga al momento dell’acquisto, le successive a scadenze predefinite; non è generalmente previsto il pagamento di interessi da parte del consumatore ed esiste un limite massimo di spesa definito a livello di cliente».

È una modalità di pagamento che oggi riguarda circa il 4% sul totale degli acquisti e-commerce in Italia (l’8% a livello europeo), con previsioni di crescita generalizzata. I settori più interessati risultano essere quelli dell’abbigliamento, dell’intrattenimento, ma anche dell’editoria e dell’arredamento.

«Il fenomeno al momento – ricorda l’ECC Net – non è regolato specificamente né a livello comunitario né nazionale, non applicandosi formalmente le disposizioni per il credito al consumo (seppur obblighi generali di trasparenza previsti per il settore bancario possono ritenersi applicabili, riporta anche Banca D’Italia). È probabile tuttavia che la materia avrà una qualche forma di regolamentazione in tempi brevi ed alcune misure, che presumibilmente renderanno più stringenti le regole applicabili, sono già al vaglio da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo».

Buy now pay later e tutela dei consumatori

Gli elementi critici del buy now pay later riguardano la tutela dei consumatori e il rischio di sovraesposizione debitoria.

Le piattaforme sono infatti di facile uso e valutano le richieste di credito spesso in modo istantaneo; attraggono i giovani; le spese che vengono fatte riguardano soprattutto beni voluttuarie. Bisogna dunque valutare tutti questi aspetti in relazione alla tutela dei consumatori perché «potrebbero favorire acquisti impulsivi ed eccessivi rispetto alle capacità di spesa degli acquirenti determinando per gli utilizzatori l’accumulo inconsapevole di una quantità di debito complessivo non sostenibile», scrive Bankitalia.

Nel paper c’è anche il riferimento a un’indagine fatta nel Regno Unito che ha evidenziato proprio il fenomeno dell’indebitamento.

“A marzo 2022 l’organizzazione britannica Citizen Advice ha pubblicato i risultati di un sondaggio rivolto a più di 2000 cittadini del Regno Unito che avevano utilizzato piattaforme di BNPL nei 12 mesi precedenti . I dati raccolti mostrano che il 42 per cento degli intervistati si è indebitato a vario titolo per pagare le rate dei propri finanziamenti BNPL: in qualche caso i consumatori hanno chiesto aiuto ad amici e familiari o anticipi sullo stipendio, in altri casi hanno usato scoperti di conto, ma più spesso hanno utilizzato carte di credito (26 per cento degli intervistati). Secondo lo stesso sondaggio la fascia d’età più vulnerabile sarebbe quella che va dai 18 ai 34 anni, in cui il 51 per cento degli intervistati ha dichiarato di essersi indebitato per ripagare le rate del BNPL, rispetto al 39 per cento della fascia 35-54 anni e al 24 per cento della fascia dai 55 anni in su” (Buy Now Pay Later, caratteristiche del mercato e prospettive di sviluppo).

Su questi rischi torna dunque anche l’ECC Net. Il pericolo principale «è sicuramente quello di perdere d’occhio la situazione sulla propria posizione debitoria. Tanti piccoli acquisti da doversi pagare a rate possono sembrare poca cosa da ripagare, ma, se troppo numerosi, possono creare difficoltà nel rimborso se non si presta la dovuta attenzione. Specialmente i più giovani dovrebbero essere oculati nel valutare le proprie possibilità finanziarie».

L’associazione fa anche riferimento a un aspetto psicologico legato all’acquisto: «si ha la sensazione di spendere meno, ma è probabile che alla fine si finisca per spendere complessivamente di più».


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