esterno con persona che preleva al bancomat

Pagare all'estero con la carta: attenti alle commissioni

Se si va all’estero meglio partire informati. E con strumenti di pagamento diversificati. Un po’ di contanti, una carta bancomat, una carta di credito, magari una prepagata. In ogni caso, è utile confrontare i costi applicati nei paesi no-Euro. E stare sempre attenti alle extra-commissioni e alla conversione automatica da un’altra valuta all’euro.

Orientarsi nel mondo dei pagamenti può essere complicato, ma se si usa la carta è bene cercare di evitare le salate commissioni in cui si rischia di incappare. A proporre una disanima del tema, e una serie di consigli, è il CTCU – Centro Tutela Consumatori e Utenti di Bolzano, che ricorda tutti i problemi in cui può ritrovarsi il viaggiatore che paga all’estero con la carta.

La conversione automatica in euro è più cara

«Chi desidera prelevare denaro da sportelli automatici (ATM) mentre si trova all’estero, riceve spesso la proposta di convertire l’importo prelevato nella propria moneta – spiega il CTCU– L’operazione avviene però in perdita, in quanto il cambio è spesso molto più sfavorevole di quello calcolato dalla banca di casa. La trappola dei costi si cela tuttavia non solo nelle operazioni di cd. prelievo contanti, bensì anche nel corso delle operazioni di check-out negli hotel, oppure nei pagamenti con carta presso ristoranti, pompe di benzina, acquisti di merce, anche online. Sia per i pagamenti con carta di credito che con carte di debito (bancomat) è meglio non farsi indurre nell’errore dell’operazione di conversione automatica dell’importo prelevato o pagato».

 

carta geografica europa

 

Fuori dall’euro-zona

Il CTCU riporta i risultati di un test fatto su 23 paesi no-euro dalla rivista tedesca “Stiftung Warentest” (i risultati del test sono consultabili alla pagina www.test.de). Si parte dalla conversione automatica da un’altra valuta all’euro, che costa più cara.

«Fuori dall’euro-zona, molti dispositivi ATM utilizzano il trucchetto della conversione automatica della valuta in euro, al fine di incassare laute commissioni di cambio. In 15 dei 23 Paesi no-euro visitati, i rilevatori hanno avuto a che fare con tale tipo di impostazione. Nel caso in cui vi avessero dato corso, la perdita avrebbe potuto aggirarsi nell’ordine di più del 5% – nei casi più eclatanti perfino del 13,7% – dell’importo trattato. Gli addebiti maggiori si sono potuti registrare in Polonia, Repubblica Ceca e Gran Bretagna. In sei Paesi, alcuni intermediari proponevano la scelta tra l’applicazione di una commissione e l’applicazione di un cambio per nulla favorevole, quindi in definitiva nessuna scelta».

Attenzione alle extra-commissioni

È anche vero che il turista può valutare se un valore di cambio sia corretto o meno solo se ha avuto il tempo di informarsi bene prima. Accade poi, dice il CTCU, che nel caso in cui il turista, alle prese con un’operazione allo sportello ATM, rifiuti la conversione automatica e schiacci il pulsante corretto, l’apparecchio gliela ripropone con insistenza, per renderlo insicuro.

Altro tema cui fare attenzione sono le extra-commissioni. Negli Stati Uniti e nel Sud-Est asiatico, ad esempio, presso gli sportelli automatici, vengono sempre applicate solo “extra-commissioni”. Queste si aggirano tra i 2 euro ed i 6 euro. I viaggiatori possono evitare la loro applicazione, cercando uno sportello ATM che applichi commissioni più favorevoli oppure, addirittura, che non ne applichi (gratuito). Ciò non è comunque sempre possibile o facile: in Thailandia, ad esempio, in ogni sportello ATM viene sempre richiesta la stessa commissione.

 

atm

 

Pagare o prelevare all’estero, il vademecum del CTCU

Più strumenti di pagamento: quando si parte per le vacanze all’estero, non portatevi appresso un solo strumento di pagamento e confrontate anzitempo i costi applicati nei Paesi no-euro. Nel portafoglio è bene portare con sé un po’ di contanti, una carta bancomat e una carta di credito.

Contanti: nei Paesi no-euro è bene avere necessariamente con sé anche un po’ di valuta locale. Chi decide di effettuare il cambio prima di partire, dovrà ovviamente sostenere delle spese. Per il cambio di modesti importi potrebbero essere addebitati elevati minimi di spesa.

Carta bancomat per prelievi di contante: prelievi bancomat e pagamenti alle casse bancomat sono trattati nell’euro-zona alla stessa stregua del Paese di appartenenza. Al di fuori, nei luoghi di villeggiatura, il prelevamento con il bancomat è spesso più favorevole che non il cambio dei contanti. La commissione per il prelievo varia fra lo zero ed una certa percentuale dell’importo oppure consta di un importo fisso, a seconda delle condizioni applicate dalla propria banca.

Pagamento con carte di credito: nell’euro-zona i pagamenti con carta di credito sono gratuiti. Fuori dall’euro-zona viene spesso conteggiata una commissione di intermediazione. Per prelevamenti di contante tramite carta di credito vengono invece, in genere, applicate delle spese. Prelevamenti tramite carta di credito possono pertanto essere più costosi di quelli a mezzo di carte bancomat. Visa e MasterCard sono le carte con il maggior grado di accettazione nel mondo. Prima di partire, assicuratevi che la vostra carta di credito venga accettata nel luogo di villeggiatura prescelto e che in loco siano disponibili sportelli automatici per l’erogazione del contante.

Attenzione a terzi gestori di sportelli ATM in Italia e all’estero: tali gestori applicano sempre una commissione. Nella norma solo nel corso della transazione di prelievo che si sta effettuando, vengono date le relative informazioni. Potete comunque interrompere il prelievo in ogni momento.

Attenzione alla trappola della “conversione dinamica”: normalmente nei Paesi no-euro gli importi prelevati vengono dapprima convertiti dalla banca che gestisce il conto e la conversione viene fatta al corso più favorevole. Si tratta cioè di un’erogazione di denaro “senza conversione”. Sempre più spesso tuttavia sui display degli sportelli ATM in Paesi no-euro compare la domanda “erogazione senza conversione” oppure “erogazione con conversione”? Nel secondo caso, oltre all’importo in valuta locale, compare l’importo convertito e garantito in euro, che verrà addebitato su conto del prelevante. Di primo acchito ciò appare come molto trasparente e perciò degno di fiducia. In realtà tale modalità può costare di più. Anche negozi e hotel ci guadagnano con tale modalità. Anche qui potete insistere per una computazione dell’addebito nella valuta locale.

Geo-control impedisce il cd. skimming: lo skimming consiste in un utilizzo fraudolento di carte (di credito o di debito) da parte di terzi, attraverso la copiatura della banda magnetica o la decriptazione del codice PIN. Tali dati possono essere utilizzati al di fuori dell’Europa per utilizzi fraudolenti. Attraverso il cd. “geo- control” vengono impediti prelievi di contante attraverso la vostra carta bancomat: ciò significa impedire eventuali abusi quali lo skimming appunto. Prima di intraprendere un viaggio fuori dall’Europa potete quindi anche procedere con la disattivazione di tale funzione a cura della vostra banca oppure, da soli, se operate con l’online-banking. La funzione viene automaticamente ri-attivata dopo alcune settimane.

Carte prepagate: i prestatori di servizi bancari offrono anche le cd. carte prepagate. Per poter essere utilizzate, queste devono essere caricate con un certo importo. Per l’emissione di una carta prepagata non è richiesta, di norma, l’apertura di un conto corrente proprio. Attraverso l’uso di un codice PIN si possono effettuare prelievi o pagamenti come nel caso di una carta bancomat tradizionale.

Blocco della carta in caso di smarrimento o furto: in caso di viaggi all’estero tenete sempre a portata di mano il numero di assistenza da contattare nel caso doveste avere necessità di bloccare immediatamente la carta in vostro possesso (per furto o smarrimento della stessa). Il numero potrà essere conservato anche nel cellulare. Comunicate subito al numero (verde) di assistenza lo smarrimento della carta e non esitate a sporgere anche una denuncia presso il primo posto di polizia.


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