Diritto alla riparazione, nuovo passo avanti in Europa (Foto Pixabay)

Passi avanti verso il diritto alla riparazione. La Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo ha adottato – con 38 voti a favore, 2 contrari e nessuna astensione – la sua posizione negoziale sul nuovo “diritto alla riparazione” che vuole “promuovere la riparazione durante e oltre il periodo di garanzia legale di un prodotto e promuovere una nuova cultura della riparazione“, informa una nota.

Il testo prevede misure per incentivare i consumatori a riparare i prodotti, invece di comprarne di nuovi, e la possibilità che per i produttori scatti un obbligo di riparazione per prodotti quali elettrodomestici e biciclette. La posizione dei deputati per rafforzare la riparazione e il consumo sostenibile sarà votato dagli eurodeputati nella sessione plenaria del parlamento europeo del 20-23 novembre e, una volta che il Consiglio avrà adottato la sua posizione, sarà la base dei negoziati per arrivare un testo finale.

Secondo la Commissione, lo smaltimento prematuro dei beni di consumo genera 261 milioni di tonnellate di emissioni di CO 2 equivalenti e produce ogni anno 35 milioni di tonnellate di rifiuti nell’Ue. Allo stesso tempo, i consumatori che scelgono di sostituire i prodotti invece di ripararli perdono circa 12 miliardi di euro all’anno.

 

Riparazione dei beni, una proposta della Commissione UE introduce nuovi diritti dei consumatori
Riparazione dei beni, una proposta della Commissione UE introduce nuovi diritti dei consumatori (foto Pixabay)

 

Il diritto alla riparazione e le tutele per i consumatori

È pur vero che riparare i beni di consumo in alcuni casi è opzione difficile. Per questo dunque l’Europa si sta dotando del diritto alla riparazione.

Secondo la posizione dei deputati europei, i venditori sarebbero tenuti a offrire la riparazione gratuita entro il periodo di garanzia legale, tranne quando questa sia “più costosa della sostituzione, sia di fatto impossibile o scomoda per il consumatore” – cosa che oggi accade spesso. I deputati sono inoltre favorevoli a incentivi affinché i consumatori scelgano la riparazione piuttosto che la sostituzione e all’estensione della garanzia legale di un anno per i prodotti riparati, nonché alla promozione delle riparazioni attraverso un sistema di incentivi finanziari, voucher e fondi nazionali per le riparazioni.

Secondo il testo adottato, i produttori sarebbero inoltre obbligati a riparare un certo numero di prodotti (ad esempio lavatrici, aspirapolvere, smartphone, biciclette) anche se non sono più in garanzia. Per incoraggiare tutto questo, le riparazioni dovrebbero avvenire “in un arco di tempo ragionevole” e i produttori dovrebbero offrire dispositivi sostitutivi in prestito ai consumatori. Ancora: se un prodotto non può essere riparato, i produttori potrebbero offrirne uno ricondizionato.

Le norme sul diritto alla riparazione prevedono un mercato delle riparazioni trasparente e competitivo, in cui riparatori, ricondizionatori e utenti abbiano accesso a tutti i pezzi di ricambio e a un costo ragionevole. Dovrebbero inoltre nascere delle piattaforme nazionali online che permettano ai consumatori di trovare i centri di riparazione e i venditori di prodotti ricondizionati. I consumatori dovrebbero infine avere a disposizione una panoramica delle condizioni di riparazione di ciascun dispositivo, comprese le informazioni sul riparatore, il prezzo massimo e il tempo necessario per la riparazione.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)