Black Friday, rincorsa agli sconti del venerdì nero. Con quale convenienza?
L’appuntamento col Black Friday di quest’anno è il 24 novembre, anche se sconti e promozioni si sono ormai allungati per tutta la settimana e oltre. Ma gli acquisti sono davvero convenienti? La domanda che si rincorre e qualche tendenza sui consumatori
L’appuntamento è venerdì 24 novembre, anche se l’evento di consumo si è ormai spalmato sull’intera settimana e spesso sull’intero mese di novembre. È il Black Friday, letteralmente il “venerdì nero” di origine statunitense, che cade il quarto venerdì di novembre e segna di fatto l’inizio della stagione dello shopping natalizio.
In occasione del Black Friday si moltiplicano offerte e promozioni, nei negozi e online. Spesso le aziende partono da lontano e propongono le loro promozioni per tutta la settimana che termina col Black Friday, talvolta allungandosi ancor più. Emblematico è ad esempio il caso degli store online e dei grandi dell’elettronica. Quest’anno su Amazon il Black Friday inizia venerdì 17 novembre e prosegue fino al 27 novembre, allungandosi dunque al Cyber Monday, la giornata delle offerte hi tech; Unieuro ha lanciato l’iniziativa Black Friday bello bello con un volantino valido fino al 15 novembre; Mediaworld indica offerte in corso fino al 22 novembre.
Black Friday, le offerte convengono davvero?
Come ogni anno, oltre alla gara a conquistare il consumatore con “offerte imperdibili”, torna la domanda sulla loro effettiva convenienza. È quanto si chiede ad esempio Altroconsumo.
“Le offerte del periodo del Black Friday sono davvero convenienti? La risposta sembra proprio essere “no”. Negli scorsi anni, abbiamo monitorato i prezzi di centinaia di negozi per capire se, a differenza delle settimane precedenti, le offerte proposte in questa ricorrenza fossero reali o specchietti per le allodole. Ne abbiamo tratto che gli stessi prezzi possono essere disponibili anche in altri periodi”, afferma Altroconsumo.
Lo scorso anno l’associazione aveva già evidenziato che spesso promozioni e offerte non sono troppo convenienti perché spesso le percentuali di sconto sono calcolate sulla base dei prezzi di listino dei prodotti al momento del lancio sul mercato, quando sono in media più alti, dunque risultano esagerate. Senza contare che gli stessi prezzi si trovano online anche in altri periodi dell’anno. Alcune offerte esistevano già prima del Black Friday. In alcuni casi gli sconti erano anche maggiori.
“Insomma, per trovare l’offerta giusta non è necessario aspettare il quarto venerdì di novembre, ma basta un monitoraggio attento per trovare prezzi simili anche in altri momenti dell’anno”, conclude Altroconsumo.
Il prezzo di riferimento e quello in sconto
Altroconsumo ricorda inoltre che da quando a marzo 2023 è entrato in vigore il nuovo art. 17-bis del Codice del Consumo, “non ci sono più dubbi su come deve essere indicato il prezzo di riferimento, ossia il prezzo barrato dal rivenditore, indicato come prezzo iniziale a cui viene applicato lo sconto. Il prezzo di riferimento deve essere il prezzo più basso applicato dal professionista alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti”.
Il venditore è libero di indicare altri prezzi, come quello di listino o il prezzo medio di vendita nell’ultimo mese, “ma tali informazioni devono essere date in aggiunta al prezzo di riferimento. È fondamentale, peraltro, che il prezzo di confronto sia inserito, anche graficamente, in un contesto che non crei confusione e non distolga l’attenzione del consumatore da altre informazioni essenziali. In concreto, il consumatore deve poter confrontare il prezzo ridotto con il prezzo pieno a cui avrebbe acquistato quello stesso prodotto se lo sconto non fosse stato applicato. Solo così può capire se, al momento dell’acquisto, lo sconto è effettivo e conveniente”.
Black Friday e consumatori in Italia
E se questa è una bussola per i consumatori, una fotografia sulle intenzioni di acquisto del 2023 viene da una recente survey condotta da Scalapay, realtà fintech attiva nel mercato del Buy Now Pay Later, e Unguess, azienda attiva nel settore del crowdsourcing per test di servizi digitali, su 1500 intervistati in Francia, Spagna e Italia.
“Nel 74% dei casi gli intervistati hanno dichiarato di prediligere la pianificazione degli acquisti, con un budget medio di spesa di 238 euro per l’Italia, 273 euro per la Spagna e ben 309 euro per la Francia – informa una nota – A capo vi sono i Millennials che saranno coloro che spenderanno di più: in media più di 272 euro a persona”.
Gli italiani sembrano quelli che pianificano meno e al tempo stesso usano gli acquisti del Black Friday per anticipare i regali di Natale meno di quanto facciano i francesi. Il 19% degli italiani ha inoltre dichiarato di voler spendere di meno rispetto allo scorso anno.
«Insomma, tra inflazione e aumento delle spese, non tutti possono dedicare allo shopping le stesse risorse degli anni precedenti, anche se comunque la percentuale più ampia degli intervistati ha dichiarato di voler spendere più o meno la stessa cifra», ha commentato Alessandro Caliandro, Head of UX di Unguess.