Benzina, le ferie partono col caro carburanti (Fonte foto Pixabay)

L’inizio (per molti e per chi può) delle ferie estive parte con la questione del caro benzina e delle tariffe dei carburanti, che ancora oggi vengono segnalate al rialzo. Le partenze con i rincari dei carburanti non sembrano una novità di stagione ma di sicuro si aggiungono alla lista dei rincari che da mesi le associazioni dei consumatori stanno segnalando.

Da domani, 1 agosto, scatterà poi l’obbligo per i distributori di indicare i prezzi medi regionali dei carburanti, attraverso un cartellone che dovrà essere esposto in modo ben visibile all’interno dell’area di rifornimento, pena una sanzione da 200 a 2000 euro per i trasgressori. Lo ricorda Assoutenti, che parla di “una novità che rischia tuttavia di trasformarsi in una falsa partenza, con i benzinai che denunciano ritardi nella consegna degli appositi tabelloni da parte delle compagnie petrolifere”.

«Allo stato attuale il rischio è che dall’1 agosto molti distributori non saranno in grado di esporre il cartellone coi prezzi medi e garantire adeguata trasparenza agli automobilisti – dice il presidente Assoutenti Furio Truzzi – Ciò proprio quando i listini alla pompa stanno tornando a salire e i cittadini necessitano di strumenti per risparmiare sui rifornimenti».

La mappa del caro carburanti di Assoutenti

Sabato scorso Assoutenti ha denunciato che “la benzina in modalità servito ha già sfondato quota 2,5 euro al litro su diverse tratte autostradali italiane, mentre sono già numerosi i distributori che sulla rete urbana ed extraurbana praticano listini superiori ai 2,3 euro al litro” (qui la mappa del caro carburanti sulla base di prezzi massimi benzina e gasolio in modalità servito).

«Analizzando l’andamento dei carburanti alla pompa si scopre che in soli due mesi, da maggio ad oggi, la benzina ha registrato un rincaro medio del 4,9%, il gasolio del 5,6% – afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Un pieno di benzina, al distributore più caro rilevato dalla nostra indagine, arriva a costare 127 euro. L’andamento del petrolio potrebbe senza dubbio influire sugli aumenti registrati nell’ultimo periodo, ma la velocità a cui crescono i listini, e soprattutto la concomitanza con il periodo delle partenze estive, ci fa temere che ci siano altre motivazioni che alimentano tali rincari. Per questo chiediamo al Governo di ricorrere a Mister Prezzi e alla Commissione di allerta rapida per monitorare con attenzione l’andamento dei prezzi di benzina e gasolio e svelare cosa avviene nella formazione dei listini durante tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita presso i distributori».

Mimit: prezzi al di sotto dei 2 euro al litro

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha però diffuso una nota in cui spiega che i prezzi sono “ben al di sotto” dei 2 euro al litro.

“In merito a notizie di stampa relative a casi isolati di stazioni di rifornimento di carburante lungo la rete autostradale in cui sono stati rilevati prezzi limite a 2,5 euro al litro per la benzina senza piombo in modalità servito, si precisa che i prezzi medi nazionali del gasolio e della benzina sono ben al di sotto dei 2 euro al litro, come rilevato dall’elaborazione settimanale su base giornaliera dei prezzi dei carburanti, effettuata dall’Osservatorio prezzi carburanti del Mimit”, afferma il ministero che in una nota (Fonte: Ansa).

Nell’ultima settimana i prezzi si sono attestati su una media di 1,89 euro al litro per la benzina e di 1,74 euro al litro per il gasolio e la crescita del prezzo medio, di circa 0,03 euro al litro, “è determinata da quanto si sta osservando nei mercati internazionali, a causa dell’aumento delle quotazioni sia del petrolio sia dei prodotti raffinati. Dall’inizio del 2023 il prezzo industriale di benzina e gasolio, al netto quindi della tassazione, in Italia resta stabilmente più basso di quello in Spagna, Germania e Francia”. (Fonte: Ansa).

Staffetta: nuovo balzo dei carburanti

E questa settimana? Questa mattina le rilevazioni di Staffetta Quotidiana evidenziano una salita dei prezzi.

“Nuovo balzo delle quotazioni dei prodotti raffinati, nuovo balzo dei prezzi dei carburanti alla pompa. La quotazione della benzina è ai massimi da metà novembre, quella del gasolio dai primi di marzo”, scrive Staffetta.

“In forte rialzo – prosegue Staffetta – le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa: la benzina in “fai da te” supera quota 1,9 euro/litro, il gasolio 1,76 euro/litro. Per la benzina siamo ai massimi da fine luglio 2022 (quando però era in vigore lo sconto sull’accisa di 30 centesimi al litro, al netto dello sconto siamo ai massimi dai primi di dicembre 2022), per il gasolio siamo ai massimi da metà aprile”.

Le media dei prezzi prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti, sono: benzina self service a 1908 euro/litro (+17 millesimi), diesel self service a 1,762 euro/litro (+23); benzina servito a 2,042 euro/litro (+19), diesel servito a 1,896 euro/litro (+22). Gpl servito a 0,700 euro/litro (invariato), metano servito a 1,414 euro/kg (-3), Gnl 1,242 euro/kg (invariato).


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