Caro voli, bis a Pasqua. Prezzi già alle stelle verso Sicilia e Sardegna (Foto Pixabay)

Caro voli, dopo Natale si fa il bis a Pasqua. Spostarsi verso Sicilia e Sardegna durante il periodo delle feste significa sborsare una cifra non indifferente per il volo di andata e ritorno. Non va meglio per chi vorrebbe andare in qualche capitale europea o in destinazioni di mare all’estero. Ed è tema che riguarda non solo i turisti ma anche quanti, studenti e lavoratori, approfittano delle pause festive per tornare qualche giorno a casa.

Si avvicina dunque la Pasqua e “torna puntuale in Italia il fenomeno del caro voli”, denuncia il Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) che, in collaborazione con Assoutenti, ha analizzato l’andamento delle tariffe aeree nel periodo delle festività pasquali per capire quanto costi acquistare oggi un biglietto per la Sicilia e la Sardegna, o per recarsi all’estero nei giorni di festa. L’analisi ha preso in esame, sulle tratte nazionali, un volo di andata e ritorno dalle principali città italiane con partenza venerdì 29 marzo e ritorno martedì 2 aprile. E i risultati parlano di nuovo di tariffe al rialzo.

Caro voli, i prezzi per Sicilia e Sardegna

Chi acquista oggi un biglietto A/R per l’aeroporto di Catania, spiega Assoutenti sulla base dell’analisi (fatta l’8 marzo attraverso il sito di comparazione Skyscanner.it ) spende un minimo di 365 euro partendo da Torino, 319 euro da Verona, 317 euro da Venezia. Più economico volare da Roma, dove il biglietto per Catania parte da 144 euro. Da Milano si parte da 234 euro. Se invece si vuole raggiungere Palermo, si spendono 305 euro partendo dallo scalo di Forlì, 295 euro da Bologna, 288 euro da Torino, 259 euro da Milano.

È costoso raggiungere la Sardegna a Pasqua. Il biglietto di andata e ritorno da Bologna ad Alghero parte da 334 euro, 323 euro se si atterra a Cagliari; per volare a Cagliari partendo da Verona la spesa minima è di 279 euro. Più economiche la Milano-Cagliari, che parte da 165 euro, e la Roma-Cagliari da 188 euro.

Alle cifre registrate bisogna poi aggiungere la spesa per il bagaglio a mano o per la scelta del posto a sedere, col risultato che il costo finale del biglietto sale ancora.

«Con queste tariffe – spiega il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso – viaggiare in aereo sta diventando sempre più un lusso per ricchi, una situazione che lede il concetto di continuità territoriale e danneggia non solo i consumatori, costretti e rinunciare alle partenze o tagliare i giorni di villeggiatura, ma anche le imprese locali, disincentivando il turismo».

Europa e mare all’estero, i prezzi dei voli

Il monitoraggio sul caro voli non risparmia altre destinazioni turistiche, europee e non. Se si vuole approfittare di Pasqua per visitare una capitale europea, partendo la mattina del 29 marzo e rientrando nel pomeriggio/sera del giorno di Pasquetta (1 aprile), chi acquista oggi un biglietto spende un minimo di 489 euro per volare da Roma ad Amsterdam, 455 euro da Milano a Berlino, 336 euro da Roma a Madrid, 302 euro da Roma a Copenaghen, 254 euro da Milano a Barcellona.

Verso il mare i prezzi risultano ancora più alti. Per una settimana di vacanza (con partenza il 30 marzo e ritorno il 6 aprile), in base alle migliori soluzioni proposte dai siti di comparazione servono 466 euro da Milano a Sharm el-Sheikh, 749 euro da Roma a Zanzibar, 936 euro per le Maldive da Roma e 1.166 euro per le Seychelles sempre in partenza dalla Capitale, mentre da Milano il volo parte da 1.096 euro.

 

Trasporto aereo verso Sicilia e Sardegna, Antitrust avvia indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo (Foto Pixabay)

 

Il problema del caro voli

«Nonostante gli sforzi messi in campo dal Governo, il fenomeno del caro-voli – commenta Furio Truzzi, presidente del Centro di formazione e ricerca sui consumi – sembra senza soluzione, e le compagnie aeree continuano ad imporre il proprio strapotere ricorrendo ad algoritmi che fanno salire le tariffe alle stelle in concomitanza con i periodi di festa e le partenze dei cittadini, senza che gli utenti possano in alcun modo difendersi da tali politiche scorrette».

Il tema del caro voli non è nuovo. Già durante il periodo natalizio era stata denunciata la corsa al rialzo dei prezzi dei voli verso Sicilia e Sardegna. Lo scorso novembre l’Antitrust ha aperto un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità e da picchi di domanda in estate e a Natale. Con un’indagine che si chiuderà il 31 dicembre 2024, l’Autorità indagherà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sull’offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo, che variano i costi in funzione di diversi altri fattori. E approfondirà il modo in cui sono comunicati al pubblico i costi dei biglietti aerei.


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