Ryanair alza il tiro e attacca l’Enac. UNC: esposto all’Antitrust sugli algoritmi (Foto Pixabay)

Ryanair alza il tiro e attacca l’Enac. UNC: esposto all’Antitrust sugli algoritmi

Ryanair chiede al presidente dell’Enac di dimettersi per il rapporto presentato al Governo su algoritmi e prezzi dei voli e al Ministro Urso di ritirare il decreto sui prezzi. UNC annuncia un esposto all’Antitrust per porre fine alle versioni discordanti sugli algoritmi

Ryanair alza il tiro e chiede le dimissioni di Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile. Nel mirino della compagnia c’è il rapporto dell’Enac presentato al Governo sul prezzo dei biglietti aerei e sugli algoritmi.

Ryanair contesta “i molteplici errori nel rapporto, tra cui false affermazioni su biglietti aerei (inesistenti) da 1.000 euro, false affermazioni su algoritmi inesistenti relativi a telefoni cellulari, geolocalizzazioni o browser Internet e false affermazioni su regimi di oligopolio nel mercato italiano” (Fonte: Il Fatto Quotidiano).

Ryanair inoltre ha chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico italiano Adolfo Urso di “ritirare il suo decreto illegale di controllo dei prezzi, di cui né lui né il suo Dipartimento sono in grado di spiegare il funzionamento – si legge in una nota pubblicata sul sito della compagnia aerea – Il decreto sul controllo dei prezzi viola il Regolamento UE 1008/2008 sui servizi aerei, che garantisce a tutte le compagnie aeree dell’UE la libertà di fissare i prezzi e che negli ultimi anni ha permesso di abbassare le tariffe e di ottenere un’incredibile crescita del traffico in Italia”.

Ha detto il CEO di Ryanair, Michael O’Leary: «L’illegale ed illogico decreto del Ministro Urso sul controllo dei prezzi, se non ritirato, avrà l’effetto opposto, poiché ridurrà la capacità ed aumenterà ulteriormente le tariffe sulle rotte nazionali verso la Sicilia e la Sardegna. Se il Ministro Urso è seriamente intenzionato a far crescere il traffico ed a ridurre le tariffe per la Sicilia e la Sardegna, allora dovrebbe eliminare l’addizionale municipale italiana, che penalizza ingiustamente i voli nazionali e che, se ritirata, produrrà un drastico aumento della capacità e tariffe aeree molto più basse sia per la Sicilia che per la Sardegna. Il Ministro Urso dovrebbe ora dimostrare che l’Italia rispetta il diritto internazionale e ritirare il suo illegale e inattuabile decreto sul controllo dei prezzi».

La compagnia nei giorni scorsi ha annunciato già una riduzione dei voli per la Sardegna e la Sicilia.

UNC annuncia esposto all’Antitrust

L’Unione Nazionale Consumatori intanto annuncia un esposto all’Antitrust sul caso degli algoritmi.

«Ora l’Antitrust metterà fine a questo balletto e a queste versioni discordanti sugli algoritmi. Abbiamo deciso, infatti, di presentare un esposto all’Antitrust chiedendo tre cose – comunica Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – In primo luogo di accertare, avvalendosi dell’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, se Ryanair, o altre compagnie aeree, utilizzano gli algoritmi e in tal caso, per che finalità e con che modalità li usano: se per fissare i prezzi dei voli aerei, se per modificarli in modo dinamico a seconda della profilazione web dell’utente oppure per altri motivi. In secondo luogo se questa estate alcune compagnie aeree hanno violato il decreto legge 10 agosto 2023, n. 104 che vieta, a determinate condizioni, la fissazione dinamica delle tariffe. In terzo luogo, di dichiarare pratica commerciale scorretta, e in taluni casi un abuso di posizione dominante, l’uso degli algoritmi che consentono di modificare il prezzo di vendita».

L’associazione annuncia di aver già depositato in Senato, come osservazioni al ddl concorrenza, “una proposta per mettere fine all’utilizzo scorretto degli algoritmi”.


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