
Energia, CTCU: no a misure a favore di ex monopolisti
Chiediamo a Governo e Autorità per l’energia di continuare a tutelare i clienti domestici, mantenendo all’Acquirente Unico l’attuale ruolo di tutela dei clienti vulnerabili e di riferimento per le offerte sul mercato libero, senza il quale, come le esperienze europee insegnano, si avrebbe un allineamento dei prezzi al rialzo. E’ la posizione del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano rispetto all’emendamento che Assoelettrica ha tentato di presentare in Parlamento al decreto Destinazione Italia.
Con l’annullamento del ruolo dell’Acquirente Unico e la privatizzazione del GSE), vuole di fatto azzerare il mercato della Maggior Tutela, esponendo i piccoli consumatori finali a imprevedibili variazioni di prezzo e un aumento delle bollette.
Infatti, la nuova ipotetica norma prevede che i clienti finali domestici e le piccole imprese che non hanno scelto un fornitore di energia elettrica sul mercato libero, continuano ad essere forniti dall’attuale fornitore. Ciò significa, nei fatti, che i clienti che oggi fruiscono del servizio di maggior tutela vengono trasferiti all’operatore che eroga tale servizio e che opera contestualmente nel mercato libero, divenendone clienti a tutti gli effetti (ad esempio, il solo Enel acquisirebbe di colpo 22,5 milioni di clienti). Ciò a vantaggio delle società exmunicipalizzate e tagliando di fatto fuori dal mercato quelle imprese non hanno il servizio di maggior tutela nel proprio gruppo societario.
In secondo luogo, l’operatore dovrà offrire il proprio prezzo accanto a quello che calcolerà l’Autorità. Ma poiché comunque ad approvvigionarsi sul mercato sarà direttamente l’operatore (e non più l’Acquirente Unico), il prezzo determinato dall’Autorità non potrà che avvicinarsi al costo di approvvigionamento dell’operatore meno efficiente.
Se infatti il prezzo indicato dall’Autorità fosse più basso della capacità di approvvigionarsi da parte dell’operatore che deve praticarlo, avremmo un prezzo amministrato che causa una perdita ad un operatore del mercato. Il che non sarebbe accettato dalla Commissione Europea, perché chisvolge obbligatoriamente un servizio non può certo perderci. Per questo motivo, il prezzo dell’Autorità non potrebbe che essere molto elevato, in quanto terrebbe conto dei costi dell’operatore meno efficiente.
Invece oggi, l’operatore della maggior tutela si limita a fornire un servizio, che viene remunerato in tariffa, ma il prezzo di riferimento è fissato dall’Autorità sulla base dei costi degli acquisti che Acquirente Unico fa sul mercato dell’energia, come un qualsiasi broker privato. Poiché Acquirente Unico acquista grossi quantitativi di energia (dovendo rifornire tutti i clienti del Mercato di Maggior Tutela), riesce a spuntare prezzi vantaggiosi, tutelando al meglio i piccoli clienti. Considerata la situazione specifica nel nostro paese, si tornerebbe ad un sostanziale regime di monopolio, dove facilmente le poche grandi Società elettriche potrebbero fare il bello ed il cattivo tempo.

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