E’ l’editoria per i ragazzi l’unico segmento positivo nei primi 4 mesi del 2013. E’ quanto rileva un’indagine Nielsen presentata  oggi al Salone del Libro di Torino. E’ un vero e proprio boom quello registrato dai libri per bambini (+4% a valore nei canali trade, +6% a volume), in un arco di mesi in cui il mercato nel suo complesso fa segnare un -4,4% a valore e un -0,7% a copie. Altra particolarità evidenziata dall’indagine è che il mercato resta sostanzialmente stabile in termine di copie mentre diminuisce il giro d’affari. Cresce insomma il peso del paperback, sono in “caduta libera” i prezzi dei libri e ci si confronta con un lettore e cliente che sceglie titoli nelle fasce basse di prezzo.
Nei primi quattro mesi dell’anno, nei canali trade, si sono venduti oltre 27.800.000 copie libri, poco meno rispetto all’anno precedente (erano 28.015.000). Significativa è però la differenza di fatturato: 346milioni di euro in questo primo quadrimestre del 2013, contro i 362milioni di euro del corrispondente periodo del 2012. Quanto ai canali di vendita, è l’online a segnare la maggiore crescita fra i canali di vendita del libro nel 2013, passando dal 5,5% del 2012 al 6,3% del 2013 (escluso Amazon). Una crescita sia a copie che a valore. Cresce la quota di mercato coperta dalle librerie di catena (dal 41,5% al 42,2% del 2013). La grande distribuzione organizzata (GDO) cresce in termini di copie acquistate  ma resta stabile a valore. I dati evidenziano invece chiaramente una sofferenza per le librerie indipendenti, che riducono ancora la loro quota di mercato: dal 37,1% del 2012 al 35,6% di quest’anno (confronto tra i primi quadrimestri).
Come dicevamo, è proprio la fascia dei più piccoli (cioè quella delle giovani famiglie che stanno investendo sul futuro dei propri figli), quella da zero a cinque anni, a far crescere il segmento. Perde invece il -10,7% a valore la non fiction pratica (guide cucina, viaggi, lifestyle, ecc.), perde il -8,7% la non fiction specialistica (testi di management, computer, professionale, ecc.). Più contenuto il calo per fiction (-3,7%) e non fiction generale (saggistica, -1,9%).


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