Tavolini all’aperto “strutturali”? Il Codacons: “Siamo pronti alle barricate” (Foto di sbellandi0 da Pixabay)

Tavolini all’aperto “strutturali”. Ed è probabile che scatti una nuova battaglia nei confronti dei dehors, con pedane, tavoli e sedie di bar e ristoranti installati su strade, marciapiedi e spazi aperti. Oggi il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, a margine di un evento Fipe, ha infatti annunciato che si è al lavoro per rendere “strutturali” i tavolini all’aperto, come elemento di decoro urbano in città.

«Siamo elaborando, all’interno del disegno di legge sulla concorrenza, un provvedimento per rendere strutturali i tavolini all’aperto, i dehors, così che siano anche un elemento di decoro urbano», ha detto Urso (Fonte: Ansa).

 

 

 

Tavolini all’aperto, Codacons: “Regalo a bar e ristoranti”

Sulle barricate c’è già il Codacons, che ha diffuso a stretto giro una nota durissima nel quale parla di “stupro ai danni dei centri storici e delle città e un immenso regalo a bar e ristoranti sulla pelle dei cittadini”. L’associazione boccia l’idea senza mezzi termini.

«Nonostante non sussistano più i presupposti dell’emergenza Covid che avevano permesso a bar e ristoranti di occupare il suolo pubblico con una invasione selvaggia di pedane e tavolini, il Governo vuole rende strutturale una misura che ha causato solo caos e degrado – afferma il presidente Carlo Rienzi – Dehors, ombrelloni, pedane, tavoli e sedie installati su strade e piazze arrecano un enorme danno ai cittadini, che vengono privati di spazi pubblici e costretti a camminare facendo lo slalom tra le strutture piazzate da bar e ristoranti. Un caos che danneggia anche il decoro urbano e il turismo, rovinando l’immagine delle nostre città agli occhi dei visitatori stranieri. Senza contare l’abusivismo e l’assenza di controlli che porta spesso all’occupazione di più spazio pubblico rispetto a quello consentito dai regolamenti locali».

«Siamo pronti alle barricate per contrastare qualsiasi misura del Governo che liberalizzi i dehors e crei danni al decoro urbano e ai cittadini», conclude Rienzi.

Del resto non è la prima volta che i Consumatori denunciano l’occupazione del suolo da parte dei tavolini liberi – dal loro punto di vista, “selvaggi”. Già lo scorso anno sia il Codacons che il Movimento Difesa del Cittadino avevano protestato contro una norma che, all’inizio prevista per l’emergenza Covid, si era tradotta in ulteriore possibilità per bar e ristoranti di tenere spazi aperti con tavolini e pedane su strade e marciapiedi.

Mdc: “Stop al far west dei dehors”

Di “far west selvaggio” torna dunque a parlare MDC che chiede una “regolamentazione severa”.

Spiega il presidente dell’associazione Antonio Longo: «È necessario e urgente porre fine al far west selvaggio e incontrollato dei dehors che ormai hanno invaso i centri storici delle città, spesso impedendo il passaggio dei pedoni sui marciapiedi, restringendo le carreggiate e ostacolando la circolazione di bus pubblici e auto».

«I dehors costituiscono un ulteriore pericolo per i disabili visivi con tavolini anche al di fuori degli spazi transennati – aggiunge Longo – La moltiplicazione dei coperti ha portato a notevoli guadagni per i ristoratori e gestori di bar senza portare risorse alle casse comunali, oltre a deturpare piazze monumentali e storiche, limitando il godimento delle nostre città d’arte. Ben venga quindi una regolamentazione severa che stabilisca limiti precisi di presenza dei dehors con costi di smantellamento a carico degli abusivi e sanzioni fino alla sospensione o revoca della licenza».


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