Giornata mondiale della salute, 4,5 miliardi di persone senza accesso ai servizi sanitari essenziali (Foto: https://www.who.int/campaigns/world-health-day/2024)

La salute è un diritto umano fondamentale, ricorda l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Questa dichiarazione è stata riconosciuta e sostenuta da almeno 140 Paesi nel mondo, i quali hanno inserito il diritto alla salute nelle loro costituzioni nazionali. Tuttavia, nonostante questo impegno formale, la realtà è che molte persone in tutto il mondo continuano ad affrontare gravi difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari essenziali.

Il recente rapporto del Consiglio dell’OMS sull’economia della salute per tutti ha rivelato una dissonanza significativa tra la retorica politica e l’attuazione pratica delle politiche sanitarie.

Sebbene 140 Paesi abbiano riconosciuto il diritto alla salute nei loro documenti costituzionali, pochi di essi hanno effettivamente adottato leggi e politiche che garantiscano questo diritto nella vita di tutti i giorni. Come risultato diretto di questa discrepanza, più della metà della popolazione mondiale, pari a circa 4,5 miliardi di persone, nel 2021 non aveva ancora accesso completo ai servizi sanitari essenziali.

Questo divario tra retorica e realtà è profondamente preoccupante e richiede un’azione urgente da parte della comunità internazionale. È fondamentale riconoscere che l’accesso universale ai servizi sanitari non è solo una questione di politiche nazionali, ma anche di giustizia sociale e di rispetto per i diritti umani.

Senza un accesso equo e universale ai servizi sanitari, molte persone rimangono esposte a malattie evitabili, disabilità e morte prematura, creando ingiustizie profonde e perdite economiche significative per le società.

Scelto il tema di quest’anno: “la mia salute il mio diritto”

Il tema della Giornata mondiale della salute previsto per il 2024 è “La mia salute, il mio diritto“. Risulta particolarmente rilevante: è stato scelto per sostenere il diritto di tutti, ovunque, di avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, oltre che ad acqua potabile sicura, aria pulita, buona alimentazione, alloggi di qualità, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalla discriminazione.

Questa giornata, infatti, ci invita a riflettere sulla necessità di adottare misure concrete per garantire che questo diritto sia effettivamente realizzato, indipendentemente dallo status socioeconomico, dal background culturale o dall’appartenenza geografica.

Per affrontare efficacemente le sfide legate all’accesso universale ai servizi sanitari, è necessario un impegno coordinato e collaborativo a livello globale, nazionale e locale. A livello globale, è essenziale che i Paesi lavorino insieme per promuovere politiche e iniziative volte a garantire l’accesso equo ai servizi sanitari per tutti, con un’attenzione particolare alle comunità più vulnerabili e marginalizzate.

A livello nazionale, i governi dovrebbero, inoltre, assumersi la responsabilità di tradurre i principi del diritto alla salute in leggi, politiche e programmi concreti che assicurino l’accesso universale ai servizi sanitari. A livello locale, infine, è fondamentale coinvolgere attivamente le comunità nella progettazione di programmi sanitari che rispondano alle loro esigenze specifiche e che promuovano l’empowerment e la partecipazione dei cittadini nel processo decisionale.


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