Dal Consiglio di Stato arriva una difesa del principio di giustizia ed equità a proposito del nuovo Isee: è stato respinto, infatti, il ricorso avanzato dal Governo contro la sentenza del Tar del Lazio di febbraio scorso, che aveva dichiarato illegittimo l’inserimento di pensioni, risarcimenti e indennità di accompagnamento, tra i redditi da calcolare nell’Isee delle persone con disabilita’. Soddisfazione da parte delle associazioni che si occupano di disabili: tutela sociale non può essere calpestata in base a esigenze di cassa.

Non possiamo che essere soddisfatti del risultato a nome di tutte le associazioni legate al mondo della disabilità che sono rappresentate dalla FAND (ANMIC, ANMIL, ENS, UCI, UNMS, ANGLAT e ARPA), e insieme rappresentano oltre 2 milioni di famiglie italiane”, commenta all’indomani della notizia il Presidente FAND Franco Bettoni.
La conferma di quanto aveva già sentenziato il Tar del Lazio da parte del Consiglio di Stato è una notizia che rincuora, in effetti, oltre 10 milioni di persone dal momento che la ricaduta economica di questa decisione in termini fiscali avrebbe certamente modificato in peggio, la condizione di famiglie che si sarebbero viste togliere, in tal modo, un sostegno finalizzato esclusivamente ad affrontare disagi e problemi quotidiani causati dalla disabilità.
“Questo pronunciamento che in molti hanno commentato politicizzando la questione e approfittandone anche per attaccare il Governo, noi vogliamo che invece diventi solo una questione di riconoscimento dei diritti dei più deboli e sia garanzia di una tutela sociale che non può essere calpestata in base a esigenze di cassa”, aggiunge il Presidente FAND.
“Ci rassicura, inoltre, quanto affermato ieri il Ministro del Lavoro Poletti – continua il Presidente FAND – poiché sapere che ‘il Governo applicherà la sentenza del Consiglio di Stato’ è molto importante alle soglie delle prossima campagna fiscale”.
Lo stesso Ministro si è detto convinto che “l’attuazione del nuovo Isee rappresenta un indicatore più veritiero e meglio costruito del precedente e che garantisce un accesso più giusto alle prestazioni sociali, anche nel caso delle persone con disabilità”, conclude il Presidente FAND.


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