Dal primo aprile Telecom applicherà una tariffa unica per tutte le telefonate da rete fissa, sia che siano dirette verso cellulari sia che siano dirette verso i fissi nazionali. Ci sarà dunque un prezzo unico: dagli attuali 9,90 centesimi al minuto verso i cellulari e 1,9 centesimi al minuto verso i fissi nazionali si passerà infatti a una tariffa unica, pari a 5 centesimi al minuto verso tutti. In pratica, si dimezzerà il costo delle telefonate verso i cellulari ma rincareranno le chiamate verso i fissi. L’azienda – si legge su diverse testate giornalistiche – ha parlato di “semplificazione tariffaria”, perché non si distinguerà più fra fisso, cellulare, chiamate locali e nazionali. “Telecom Italia è il primo operatore europeo a superare la storica distinzione tra chiamate fisse e mobili”, ha rivendicato la compagnia telefonica.
Oltre ai 5 centesimi al minuto come tariffa unica, verrà ritoccato il canone, fermo da luglio 2011: adeguando all’inflazione il costo dell’abbonamento, questo viene infatti portato da 16,64 a 17,40 euro al mese. Allo stesso tempo lo scatto alla risposta scenderà a 5 cent al minuto a fronte degli attuali 7,94 centesimi. Inoltre, precisa Telecom, per le chiamate effettuate verso tutti i numeri fissi nazionali, al superamento delle tre ore di conversazione al mese scatterà una riduzione del 50%. Ma il provvedimento non convince tutti e scatena polemiche. “Loro la chiamano semplificazione ma le nuove tariffe si tradurranno in un sostanziale aumento”, commenta Federconsumatori. Il rischio è che i rincari si abbattano sulle persone che meno usano il telefono, sugli anziani e su tutti coloro che usano la rete soprattutto per chiamare telefoni fissi.


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