Povertà assoluta, Consumatori: dati drammatici, l'emergenza prezzi prosegue

Povertà assoluta, Consumatori: dati drammatici, l'emergenza prezzi prosegue (Foto di Andrew Khoroshavin da Pixabay)

Secondo i dati resi noti dall’Istat, nel 2022 sono in condizione di povertà assoluta più di 2,18 milioni di famiglie, l’8,3% del totale rispetto al 7,7% del 2021. Dati “drammatici” e “indegni di un Paese civile” per l’Unione Nazionale Consumatori e per il Codacons, che hanno commentato il report.

Povertà assoluta, UNC: record storico

“Dati drammatici e vergognosi, non degni di un Paese civile! Si tratta di un record storico, sia rispetto alla percentuale delle famiglie in povertà assoluta, l’8,3% che supera il precedente primato del 2020 quando era 7,7%, sia rispetto al loro numero, 2.187 migliaia, che batte il 2.007 migliaia sempre del 2020″, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Una situazione, poi, che nel 2023 è sicuramente peggiorata, visto che il caro bollette e il carovita hanno proseguito la loro azione devastante – prosegue Dona. – Senza contare la fine del reddito di cittadinanza. L’inflazione alle stelle doveva essere la priorità da combattere con politiche economiche adeguate”.

“Invece, togliendo ad inizio anno gli sconti sulle accise dei carburanti e rimettendo da aprile gli oneri di sistema sulla luce si è andati nella direzione opposta. Ora nel 2024 si toglierà pure il mercato tutelato per luce e gas, dando il colpo di grazia finale alle famiglie”, conclude Dona.

Codacons: tragedia economica

“Il caro-prezzi si conferma a tutti gli effetti una tragedia economica e allarga la fetta di popolazione che entra nella soglia della povertà assoluta”, afferma il Codacons.

“2,18 milioni di famiglie e 5,6 milioni di cittadini in condizione di povertà assoluta sono numeri indegni di un paese civile – spiega il presidente Carlo Rienzi –. I dati Istat attestano un forte peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie, e sul banco degli imputati c’è il caro-prezzi: l’inflazione alle stelle, che ha caratterizzato il 2022 e che prosegue ancora oggi, ha eroso giorno dopo giorno redditi e capacità di acquisto dei cittadini, spingendo con violenza un numero enorme di cittadini verso la povertà”.

Secondo Rienzi, “le misure di contrasto adottate dal Governo non sono bastate a evitare il massacro sui bilanci familiari certificato anche dall’Istat, e l’emergenza prezzi prosegue purtroppo anche nel 2023, con i listini di alimentari e beni primari che continuano a salire a ritmi sostenuti e nuove ripercussioni sul benessere economico dei cittadini”.


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