Carburanti, nuovi aumenti. Consumatori: ricadute pesanti
Nuovi rialzi per i listini dei carburanti. La benzina tocca punte massime di 1,86 euro al litro, il diesel 1,76 euro al litro. Le ripercussioni sono stimate in 181 euro annui per il solo prezzo degli alimentari.
Secondo il monitoraggio odierno di Quotidiano Energia, si segnalano nuovi aumenti su benzina, diesel e gpl con picchi record soprattutto nel centro Italia: “La media nazionale tocca per la verde 1,79 euro/litro. Le punte sono oltre 1,86 per la benzina e 1,76 per il diesel. E aumenti riguardano anche il Gpl tra i 2 e i 3 centesimi”. A livello nazionale, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va oggi dall’1,781 euro/litro degli impianti Esso all’1,790 di quelli Tamoil (no-logo in salita a 1,706). Per il diesel si passa dall’1,719 euro/litro di IP all’1,731 di Tamoil (no-logo a 1,632). Il Gpl è tra lo 0,757 euro/litro di IP e Shell e lo 0,761 di Tamoil (no-logo a 0,733).
“Prosegue la corsa dei prezzi dei carburanti, che si attestano ormai a 1,80 euro al litro, con punte anche oltre 1,84. Una situazione che, in questo momento di crisi, risulta insostenibile per gli automobilisti e per tutti i cittadini. Non dimentichiamo, infatti, che l’aumento dei carburanti determina pesanti ripercussioni sui prezzi dei beni di largo consumo (trasportati su gomma), intaccando quindi il potere di acquisto di tutte le famiglie”, affermano a stretto giro Federconsumatori e Adusbef, per i quali l’aggravio dei rincari è stimato in 108 euro di costi diretti e 87 euro di costi diretti. Si temono pesanti ricadute soprattutto sul settore alimentare, stimate già in oltre 181 euro l’anno.
L’Adoc a sua volta chiede un taglio di 10 centesimi al litro nelle regioni colpite dal maltempo. “Chiediamo al Governo di operare un taglio di 10 centesimi ai listini di benzina e diesel nelle Regioni maggiormente colpite dal maltempo – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’associazione – un risparmio per le famiglie italiane che potrebbero fronteggiare l’emergenza neve con un pensiero di meno. Dall’inizio dell’anno la verde è rincarata del 2,8%, comportando un aggravio di spesa pari a 90 euro l’anno per automobilista, una stangata pesantissima per i consumatori. Gli aumenti di questi giorni, in concomitanza con le ondate di maltempo, rappresentano un esborso gravosissimo per le famiglie e rischiano di far aumentare ancora i prezzi dei beni alimentari, che già scarseggiano sugli scaffali dei supermercati, con l’ulteriore rischio di fenomeni speculativi.”

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Ma il governo Monti dove sta ?. abbiamo mandato al governo un massacratore delle famiglie. Fra poco saremo una nazione affamata che corre verso soluzioni pericolose. Attenti ai rigurgiti di vecchie fobie