Caro prezzi, Adiconsum: no agli allarmismi. Serve un Tavolo di lavoro per riforme strutturali
Secondo il parere di Adiconsum, il clima di allarmismo sul caro prezzi estivo non porta a nulla di risolutivo: “serve Tavolo di concertazione con tutti gli stakeholder per riforme strutturali e l’istituzione di Mr. Prezzi almeno in ogni provincia per combattere gli aumenti ingiustificati”
Quest’estate, le ferie degli italiani sono state segnate dall’allarme “caro prezzi“, con riguardo a diverse voci di spesa: carburanti, bollette, voli, località turistiche e così via.
Adiconsum, però, ha deciso di non unirsi al coro degli allarmismi, “perché convinti che più che gridare c’è bisogno di agire – dichiara l’associazione. – Già da tempo ci siamo espressi su cosa bisognerebbe fare, senza inveire per poi non risolvere nulla. La situazione che stiamo vivendo è legata, a livello mondiale ed europeo, a questioni quali inflazione, aumento dei tassi di interesse, speculazione, e ad un problema tutto italiano circa il livello di indebitamento“.
Caro prezzi, le proposte di Adiconsum
Adiconsum ricorda, quindi, una “battaglia contro il caro prezzi cominciata, subito dopo il Covid e prima del conflitto russo-ucraino, quando fu annunciato l’aumento del gas del 40%, a cui si sono poi susseguiti gli aumenti dell’energia elettrica, della speculazione, dei carburanti, dell’inflazione con riflessi su servizi e beni a partire da quelli di prima necessità”.
“Due le proposte che abbiamo avanzato in questi anni, rimaste inascoltate, per combattere concretamente il caro prezzi – prosegue l’associazione – l’apertura di un Tavolo di concertazione con tutti gli stakeholder per apportare dei cambiamenti strutturali su tariffe, oneri, accise, tassazione, e la richiesta del ripristino dell’operatività di Mr. Prezzi a livello centrale (recentemente reintrodotto), ma ancora di più, a livello territoriale (almeno in ogni provincia), per raccogliere le denunce ed effettuare i dovuti controlli sugli aumenti non giustificati, cioè sulle speculazioni. (Per quest’ultima richiesta stiamo ancora aspettando)”.
L’associazione segnala, allo stesso tempo, “la mancanza di risorse a disposizione dei Governi che si sono succeduti. Ecco che, quindi, il mancato superamento delle accise e della tassazione responsabili in gran parte degli elevati prezzi della benzina e di gas ed elettricità da parte dell’Esecutivo non deve sorprendere, a patto però che il gettito che ne deriva venga investito per la sanità, il lavoro, le pensioni, il welfare, le riforme necessarie“.
Per Adiconsum, quindi, è tempo di “sedersi attorno ad un Tavolo per affrontare in maniera strutturale non gli aumenti del greggio e del gas, che non dipendono da noi, ma tutto ciò che grava in termini di oneri, accise, tasse e ammennicoli vari caricati da sempre su carburanti e bollette”.