Digitale e mobilità sostenibile, il rapporto della Fondazione per la Sostenibilità Digitale

Digitale e mobilità sostenibile, il rapporto della Fondazione per la Sostenibilità Digitale (Foto di Stefano Ferrario da Pixabay)

In occasione della settimana europea della mobilità sostenibile 2023, la Fondazione per la Sostenibilità Digitale presenta il rapporto “Sustainable Mobility 2023”, che mette in evidenza il ruolo del digitale nella trasformazione della mobilità urbana nelle 14 città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia), ma anche alcune ambivalenze significative.

Mobilità sostenibile e tecnologia, i dati dell’indagine

Secondo l’indagine, che ha coinvolto un campione rappresentativo di cittadini italiani di diverse fasce d’età, livelli di istruzione e posizioni sulla sostenibilità, l’81% degli intervistati ritiene che le tecnologie digitali siano fondamentali per migliorare la mobilità urbana.

Quanto alla percezione degli utenti riguardo agli effetti delle tecnologie digitali e la loro esperienza di mobilità urbana e dei trasporti relativamente ai prossimi sei mesi, quasi un cittadino italiano su tre, il 30%, ritiene che l’esperienza utente non migliorerà attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. “Scetticismo più pronunciato tra gli utenti meno digitalizzati e meno sensibili ai temi della sostenibilità rispetto coloro che non fanno uso del digitale e che sono attenti alla sostenibilità”, osserva l’indagine.

Il rapporto ha rivelato anche che il 43% dei cittadini intervistati non sarebbe disposto a spendere di più per acquistare un’auto ecologica.

Car sharing e bike sharing, cosa ne pensano i cittadini?

Per quanto riguarda, invece, le applicazioni di condivisione dei mezzi di trasporto, come il car sharing e il bike sharing, l’80% degli intervistati riconosce il loro potenziale positivo, ma il 20% ritiene che queste applicazioni non abbattano i costi e non influiscano positivamente sui consumi energetici. Le opinioni variano significativamente in base all’età, con il 96% dei giovani tra i 16 e i 17 anni che crede nel loro potenziale positivo.

Guardando più nel dettaglio al car sharing, emerge che i cittadini delle città metropolitane, nella scelta degli operatori di car sharing, preferiscono usare veicoli ecologici anche se costano di più nel 61% dei rispondenti.

Mobilità sostenibile, gli strumenti di “digital mobility” più utilizzati

Come emerso dall’indagine, le app per la navigazione satellitare sono le più utilizzate (65% degli intervistati), altri servizi come le app per l’acquisto di biglietti per il trasporto pubblico, le app per la mobilità dolce e la mobilità integrata, e le app per il monitoraggio del consumo e dell’impatto ambientale dei mezzi di trasporto, sono ancora poco diffusi.

In particolare, le app di car sharing e/o bike sharing: (cartogo, citybike, etc) sono utilizzate soltanto da un italiano su cinque, di cui soltanto una quota residuale (5%) ne fa un uso regolare. Quelle per il carpooling, per la condivisione dei mezzi di trasporto con altre persone, (blablacar, etc), vengono utilizzate raramente o con regolarità da meno di un cittadino italiano su cinque (16%).

Le app o i siti per la mobilità dolce e la mobilità integrata, ossia quei servizi che promuovono modalità di spostamento più sostenibili e che indicano il percorso più veloce utilizzando diversi mezzi di trasporto, vengono usati da un cittadino italiano su quattro, raramente (15%) o con regolarità (10%). Infine, quelle a supporto della mobilità elettrica stentano ancora ad essere usato con regolarità da parte degli utenti (6%).


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