
In vacanza al mare con i nostri pet, i consigli dell'Oipa (Foto di Foundry Co da Pixabay)
In vacanza al mare con i nostri pet, i consigli dell’Oipa
Possiamo andare in spiaggia con il nostro cane o rischiamo di essere sanzionati? Dall’Oipa alcuni chiarimenti e consigli per organizzare le vacanze al mare con i nostri pet
Come accudire i nostri amici a quattro zampe anche in spiaggia, durante l’estate? Possiamo andare in spiaggia con il cane o rischiamo di essere allontanati o sanzionati? A queste domande risponde l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ha preparato alcuni consigli utili su come organizzarci con i nostri pet per evitare sgradevoli sorprese.
In vacanza con il nostro cane, spiaggia libera e privata
In primo luogo l’OIPA distingue tra spiaggia libera e privata.
Nel secondo caso, infatti, i singoli concessionari possono dedicare ai cani zone, se non l’intero stabilimento, avendo una specifica autorizzazione comunale. Il numero di spiagge aperte ai cani è in crescita, circostanza che risponde alle esigenze dei loro familiari umani.
Diverso è il discorso per i cani salvataggio e per i cani guida dei non vedenti, non sussistendo per loro limiti di accesso.
Quanto alle spiagge libere – spiega l’OIPA – ogni anno le Regioni, con ordinanza balneare, fissano le prescrizioni che riguardano l’accesso e l’uso della spiaggia, lasciando ai singoli Comuni la possibilità di determinare le zone libere ai cani. Purtroppo, però, risultano ancora presenti ordinanze comunali limitative, che – spiega l’Organizzazione – addirittura chiudono qualsiasi possibilità d’accesso agli amici a quattro zampe.

Che fare per evitare sanzioni?
Per evitare di incorrere in eventuali sanzioni bisogna, in primo luogo, consultare i siti del Comune e della Regione per trovare l’elenco delle spiagge aperte ai cani. Online è possibile trovare anche siti specializzati in questo ambito, che pubblicano elenchi di strutture pet-friendly.
“Non fidiamoci del passaparola – raccomanda l’OIPA -. Controlliamo i cartelli all’entrata della spiaggia, in cui di solito è specificato se possiamo o meno entrare con il cane, la fascia oraria e il periodo di riferimento. La mancanza di un cartello, o la scarsa chiarezza, potrebbe essere motivo di ricorso contro un’eventuale sanzione, ma il buon esito è comunque incerto”.
“Insomma – conclude l’Organizzazione – mai improvvisare quando organizziamo un viaggio o un soggiorno con il nostro cane. Gli animali richiedono la stessa attenzione che si usa verso un minore, e così addirittura è stato indicato in un’importante sentenza di condanna per maltrattamento di animali. Pertanto è doveroso, nei limiti del nostro possibile, programmare con anticipo il trasporto e il pernottamento per goderci in tutta serenità la nostra vacanza o gita fuoriporta a sei (o più) zampe”.

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