Obbligo vaccinale, NAS: individuati sul luogo di lavoro 305 medici e sanitari non vaccinati

Obbligo vaccinale, NAS: individuati sul luogo di lavoro 305 medici e sanitari non vaccinati

“Non possiamo permetterci di perdere neanche un minuto, Governo e Regioni devono muoversi ora per riuscire in tempo a stanziare i fondi e provvedere alle scorte necessarie di vaccino antinfluenzale e anti-pneumococco”, è questo il messaggio lanciato da FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia) e Cittadinanzattiva al ministro Roberto Speranza e alle Regioni, affinché si parta subito con l’organizzazione di una campagna vaccinale straordinaria.

In particolare, Silvestro Scotti, segretario generale FIMMG, e Antonio Gaudioso, segretario generale Cittadinanzattiva, si rivolgono al Governo e le Regioni affinché si organizzi fin da ora una campagna di vaccinazione antinfluenzale e anti-pneumococcica da avviare nel mese di ottobre, e che preveda l’abbassamento dell’età per la somministrazione gratuita a 55 anni. Indicazioni che comportano la necessità di approvvigionamenti addizionali di vaccini antinfluenzali.

Vaccino antinfluenzale, programmare le scorte

“Il rischio concreto è di trovarsi a ottobre con scorte insufficienti di vaccini” ripetendo così l’esperienza drammatica dei dispositivi individuali di protezione nei giorni più caldi della pandemia”- avvertono Scotti e Gaudioso – “sono infatti poche le aziende produttrici di vaccini antinfluenzali e anti-pneumococcici e la particolarità del ciclo produttivo dei vaccini non permette di rispondere in emergenza ad un eccesso di richiesta, se non programmata anticipatamente”.

Problematica, questa, a cui si aggiunge “anche l’attuale stop alle vaccinazioni sopra i due anni in diverse Regioni o in singole ASL – afferma Gaudioso – “È invece fondamentale continuare in questa azione di prevenzione, per evitare che queste malattie si ripresentino, portando ulteriori danni”.

 

Vaccino antinfluenzale
Vaccino antinfluenzale


FIMMG
e Cittadinanzattiva, ritengono dunque necessario agire su due livelli: alle Regioni il compito di “approntare in tempi stretti una stima aggiornata del fabbisogno di vaccino e di comunicare l’incremento di richiesta coordinandosi con il Ministero della Salute”. Allo stesso modo è necessario “emanare quanto prima le raccomandazioni in tema di prevenzione e controllo dell’influenza, consentendo quindi una programmazione a livello regionale per completare velocemente tutte le procedure pubbliche di approvvigionamento”.

“La partita ha poi anche un risvolto economico non indifferente – concludono – visto che la maggiore richiesta di vaccini andrà finanziata non solo con i fondi ordinari delle Regioni, ma anche con fondi straordinari messi a disposizione dal Governo”.


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