Biologico, Assobio: giro d’affari di 2,1 miliardi di euro nel 2023 (Foto Pixabay)

Gli italiani mangiano sempre più biologico. L’acquisto di prodotti salutari e di origine controllata aumenta le vendite del 4,7% nel solo 2023. L’Italia si posiziona inoltre al quarto posto in Europa tra i grandi produttori di alimenti bio. Sono gli ultimi dati rilevati dalla ricerca Nielsen ed esposti in occasione del convegno di Assiobio “L’Italia di oggi e di domani: il ruolo sociale ed economico del biologico nella distribuzione moderna” che si è svolto alla manifestazione Marca by BolognaFiere.

«L’Italia è un paese leader nella produzione ed esportazione di bio nel mondo e vede costantemente crescere le superfici agricole coltivate a biologico, oggi il 18%, grazie ad agricoltori che rinunciano a pesticidi e fertilizzanti chimici» afferma la presidente di Assobio Nicoletta Maffini.

Una tendenza che posiziona l’Italia al fianco di Germania (con una produzione di 7,8 miliardi di euro), Francia (con 5,7 miliardi di euro) e Regno Unito (con 2,3 miliardi di euro). Dunque i consumatori italiani sono più attenti a ciò che comprano e a ciò che mangiano. Una consuetudine, questa, che non vede molte differenze di crescita tra regione e regione. Il sud Italia registra un +8,7% e il centro un +5,6%, cala l’acquisto di alimenti biologici in Triveneto e in Emilia-Romagna.

I prodotti DOP e IGP indirizzano gli acquisti

Le ragioni dietro l’acquisto di prodotti bio sono molteplici.

I dati Nomisma presentati dalla responsabile intelligence marketing Silvia Zucconi, hanno presentato il nuovo rapporto tra consumatore e distribuzione moderna.

Da un lato l’utenza «acquista prodotti bio – sostiene Nomisma – perché sono più sicuri per la salute». Infatti, ben il 27% degli italiani curano il proprio benessere partendo dagli alimenti in tavola. A guidare l’acquisto è l’origine italiana del prodotto e la sua qualità nutrizionale. Infatti, aumentano le vendite di prodotti alimentari certificati. Una produzione che vale 16,6 miliardi di euro complessivi (dati riportati da Food affairs) e il 19% del fatturato.

Ad avere maggiore successo sono i prodotti DOP (Denominazione di origine protetta), cioè, alimenti le cui caratteristiche dipendono esclusivamente da un particolare ambiente geografico e da fattori naturali. Attualmente sono 578 i prodotti in commercio con tale denominazione. Seguono gli alimenti a marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), prodotti la cui qualità deriva dal luogo in cui si svolge almeno una delle sue fasi di produzione. Inoltre, anche questa categoria di alimenti abbonda sul mercato italiano con 257 prodotti selezionati.

Fra i più scelti, uova, confetture, pasta integrale e olio extravergine d’oliva

Ma quali sono i prodotti scelti dagli italiani davanti allo scaffale del supermercato?

Secondo Assobio «gallette, uova, confetture sono sul podio dei prodotti biologici più venduti a valore».

Tuttavia l’associazione dichiara buone performance anche per «latte fresco e sostitutivo di latte Uht, olio extravergine d’olio, cereali per la prima colazione, creme spalmabili dolci, yogurt intero, pasta integrale con farine di farro, kamut o legumi». Infine, molti consumatori rivelano di compare prodotti bio anche per fare acquisti ecosostenibili. Nel rapporto presentato a Bolognafiere, Naomisma afferma che «il 23% dell’utenza è rispettosa dell’ambiente».

 

di Sofia Cimorelli


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